Prima messa nel ’Campino del prete’

Il Campino del prete a San Gimignano è stato rinnovato e celebrata la prima messa dall'altare restaurato. Spazio dedicato ai giovani e alla comunità, con attività sportive e catechesi. Restauro curato dai muratori, elogiato dal parroco e apprezzato dalla comunità locale.

Prima messa nel ’Campino del prete’

Il Campino del prete a San Gimignano è stato rinnovato e celebrata la prima messa dall'altare restaurato. Spazio dedicato ai giovani e alla comunità, con attività sportive e catechesi. Restauro curato dai muratori, elogiato dal parroco e apprezzato dalla comunità locale.

Per la prima volta nella storia del ’Campino del prete’, e sono passati tanti anni dall’acquisto del vecchio orto privato dalla parrocchia del Duomo per uno spazio dedicato ai ragazzi delle torri, ieri alle 11 la messa è stata celebrata dall’altare del rinnovato e ristrutturato campino dal parroco e proposto don Gianni Lanini, presenti tanti fedeli, moltissimi bambini e il sindaco Andrea Marrucci. Proprio nel suggestivo spazio ai piedi della Rocca, campo giochi per bambini, bambine, ragazzi, adulti, lezioni della catechesi, sfide sportive e molto altro con tanti giovani animatori. Una messa e una benedizione particolare alla comunità delle torri dal popolare campino di giochi, delle prime vacanze degli alunni del ’Grest’, che ha visto generazioni e generazioni di bambini e bambine e di ragazzi della parrocchia da perdere il conto.

Restauro certosino da parte dei muratori guidati dal maestro della mestola e martello Paolo Rossi nei locali dell’ex asilo rimodulato a nuovo spazio per il catechismo e nella nuova sala per iniziative della parrocchia oltre ai campi di calcio, basket e pallavolo. Il Campino del prete è già diventato internazionale. "Per la nostra comunità", la prima riflessione soddisfatta del giovane e moderno parroco don Gianni Lanini che con i ragazzi e gli adulti ci sa fare, eccome. "È stato un grosso impegno di sacrificio ed economico non indifferente – aggiunge –. Purtroppo nel triste periodo del Covid il Campino è rimasto inutulizzato e con il peso dei suoi anni sulle robuste spalle, quindi c’era bisogno di un recupero e di restauro: devo dire grazie di cuore a quelle persone e ai giovani di un gruppo che mi è sempre stato di aiuto e vicino per realizzare questo importante progetto". Grazie don Gianni, è la ’voce’ unanime che arriva dal Campino del prete.

Romano Francardelli