Effettuato alle Scotte il primo trapianto di cellule staminali allogeniche in un paziente affetto da una leucemia mieloide acuta e già sottoposto a un precedente trapianto di polmone. È il primo caso del genere in Italia. Lavoro di squadra per le unità Terapie cellulari e officina trasfusionale, diretta dal dottor Giuseppe Marotta, Ematologia, diretta dalla professoressa Monica Bocchia, Malattie dell’apparato respiratorio, diretta dalla professoressa Elena Bargagli, Immunoematologia e servizio trasfusionale, diretta dalla dottoressa Elena Marchini.
"Il paziente – spiega la professoressa Bargagli – era stato sottoposto a un trapianto di polmone nel 2015 e aveva sviluppato, a luglio 2022, una leucemia acuta mieloide ad alto rischio. Dopo un trattamento chemioterapico intensivo nel reparto di Ematologia, lo scorso 14 dicembre è stato sottoposto al trapianto di cellule staminali emopoietiche, da donatore familiare". Attualmente il paziente è in remissione completa di malattia a 5 mesi dalla procedura.
"È stato un gran lavoro di squadra – prosegue la professoressa Bocchia –. Devo dire che il paziente è stato, ed è, un grande combattente, ha sempre avuto un atteggiamento positivo. L’ampia discussione che ha preceduto l’inizio del percorso sia stata una delle componenti che ha permesso di dargli una seconda possibilità".
In particolare il lavoro di squadra è stato seguito per Malattie dell’apparato respiratorio dal dottor David Bennett e la dottoressa Antonella Fossi; per Terapie cellulari e Officina trasfusionale, il dottor Alessandro Bucalossi e le dottoresse Maria Pia Lenoci, Francesca Toraldo, Monica Tozzi e la biologa Valeria Del Re; per Immunoematologia, il dottor Francesco Cibecchini e le dottoresse Alice Pietrini e Stefania Olita; per Ematologia la dottoressa Elisabetta Zappone e il dottor Corrado Zuanelli.
"La interdisciplinarità è alla base di ogni percorso di cura complesso, la direzione aziendale ha investito molto sulla necessità di procedere da una singola disciplina verso l’utilizzo di saperi e prassi diversificate con lo sviluppo di numerosi progetti inter-dipartimentali", conclude il dottor Marotta.