Siena, 25 novembre 2019 - Umiltà e porsi in punta di piedi. Poche parole, meglio i fatti. Ecco la cifra del nuovo priore del Nicchio Giovanni (per tutti Gianni) Arduini. Eletto con una percentuale dell'82%. Sì perché c’è stata un’affluenza incredibile se si pensa che hanno votato oltre 700 nicchiaioli. «Da oltre un anno la partecipazione alle assemblee e più in generale alla vita della Contrada è intensa. Un segnale di democrazia importante. C’è tanta bella gioventù», ‘legge’ il trend Arduini. Sposato, 65 anni, due figlie – Viola e Maria Luisa – , una passione per il calcio sin da giovane e per lo sci, ha lavorato al Monte per 43 anni di cui ben 36 fuori Siena prima di andare in pensione nell’aprile scorso. In seggio è stato fino al 2013. «Ho accettato l’incarico ovviamente con grande orgoglio e ne sono molto fiero. Ho tutto il tempo da dedicare al Nicchio e speriamo anche le capacità. Seguirò le orme dei miei predecessori, farò tesoro di ciò che mi hanno insegnato cercando di portare in fondo i progetti da loro iniziati», dà subito la linea. I collaboratori? «Marco Giovannetti, vicario generale, persona capace, profondo conoscitore della Contrada . Persona di tranquillità e sicurezza a cui fare affidamento. E poi Paolo Nocentini, la continuità, e un giovane, Lorenzo Furi. Un investimento che dobbiamo fare per il futuro, come nel caso della Società di cui sarà presidente Marco Meini». Inutile negare che la vittoria nel Palio è quella più attesa. «L’obiettivo sarebbe quello. Voglio consegnare al capitano la Contrada più unita possibile per consentirgli di agire con la mente libera per raggiungere il successo. Se arrivasse consentirebbe anche di lavorare in serenità negli anni a venire visto che i problemi non mancano. Per me fare il priore è come avere dei figli, così sono i contradaioli, che magari rischiano di rovinarsi per ciò che noi consideriamo tradizione». La sua elezione coincide con l’emergere della nuova inchiesta sui fronteggiamenti. «Come ha fatto chi mi ha preceduto ci metteremo al lavoro per aiutare in ogni modo le persone ad uscirne prima e meglio possibile». Quando porterà il nome del capitano in assemblea? «Il 29 l’insediamento, subito dopo l’assemblea per il capitano». Il debutto nel ruolo sarà domenica con l’inizio del nuovo anno contradaiolo. «Che sarà, al di là delle molte novità, complicato per il Nicchio. A luglio scontiamo la squalifica e l’avversaria corre da sola. Ma ad agosto ci siamo, con un’aspettativa ed una carica emotiva enorme. La preparazione dell’annata va gestita bene». Laura Valdesi © RIPRODUZIONE RISERVATA
CronacaNuovo priore, il Nicchio ha eletto Arduini