
Priorità a Rcr Cristalleria La Regione si è attivata con la visita di Fabiani
Una visita che va considerata come la volontà di sancire il legame indissolubile tra la Regione Toscana e la Rcr Cristalleria italiana di Colle, punto di riferimento a livello globale per la cristalleria da tavola di qualità. Così, viene descritta dall’AD Roberto Pierucci la visita del consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani arrivato in Rcr insieme ai membri dell’unità di crisi della Regione e di Arti. "Un incontro tra il territorio e l’azienda. Rcr è nel centro della Valdelsa, nella città di Colle ed è la stessa città che si è sviluppata intorno allo stabilimento – afferma Pierucci – Deve essere sottolineata la grande sensibilità dell’Amministrazione regionale verso Rcr, non è mai mancata. Soprattutto in questo periodo, durante il quale l’azienda sta cercando con determinazione l’uscita definitiva dallo stato di una crisi drammatica nella quale era entrata all’inizio del nuovo secolo. Questo attraverso un piano d’azione che ha visto la ripresa della produzione con un nuovo materiale, con particolare attenzione all’ambiente. Abbiamo anche lavorato su una modifica del mercato di riferimento, approdando nel settore della ristorazione. Qualità e fiducia dei nostri clienti, ci hanno permesso di conquistare il mercato, aumentando il nostro business di più del 50% nel corso degli ultimi 56 anni". "E’ stato un in contro proficuo e fattivo, perché si sono delineati dei punti di collaborazione per il futuro, legati soprattutto a partnership che potranno aumentare la visibilità della manifattura toscana e quella di Rcr nel mondo – continua Pierucci – Uno degli aspetti più rilevanti è stato un confronto sul tema delle energie alternative e rinnovabili, ricordando che Rcr è un’azienda fortemente energivora. Su questo aspetto abbiamo avuto un apporto fondamentale, anche in considerazione di alcune cecità che ci sono state nella nostra area". "Sono stati anni difficili – conclude Pierucci – nei quali, però, seguendo il principio di far bene alle persone ed all’ambiente fa bene anche al business, siamo riusciti a scrivere una pagina di rilancio. Abbiamo voluto sottolineare alla delegazione regionale che questa azienda rappresenta un’enorme ricchezza al territorio della Valdelsa, lasciando ogni anno più di 25 milioni di euro al territorio, tra stipendi, forniture ed altro. Sono 300 i lavoratori diretti, ma possiamo raddoppiare pensando all’indotto ed è dell’85% l’export a livello internazionale".
Lodovico Andreucci