La donna, accusata di appropriazione indebita, ex dipendente Mps ora in pensione, sostiene di non aver preso i diamanti. Però quelli comprati da alcuni clienti della banca non si trovano più. Ruota intorno a questa accusa il processo di cui è iniziata ieri l’istruttoria davanti al giudice Cerretelli. E’ stato ricostruito l’iter con cui le persone, in genere di una certa età perchè avevano maggiori disponibilità economiche, investivano nelle pietre. C’era un colloquio tra il gestore (in questo caso l’imputata, ndr) e la persona. Solo se questa era interessata si svolgeva un successivo incontro per spiegare le caratteristiche dei diamanti. La consegna avveniva sempre alla presenza del cliente, oltre che del gestore e del rappresentante di Dpi. Gli acquirenti li potevano portare a casa, tenere in cassetta di sicurezza oppure presso Dpi.
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