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Processo per diffamazione a Pierluigi Piccini e 'Le Iene': udienza a Genova il 25 marzo

Il processo per diffamazione contro Pierluigi Piccini e 'Le Iene' prosegue a Genova il 25 marzo con l'ammissione delle prove.

Processo a Piccini e ’Iene’. Sei magistrati parte civile

Nella foto David Rossi, manager della comunicazione di Banca Mps, volato dalla finestra il 6 marzo 2013

Prosegue il 25 marzo il processo per diffamazione aggravata nei confronti dell’ex sindaco Pierluigi Piccini insieme ad alcuni giornalisti e curatori del programma ’Le Iene’ fra cui Antonino Monteleone. Ieri a Genova si è svolta infatti l’udienza predibattimentale che, iniziata poco dopo le 9, è terminata a metà pomeriggio. Molte ore che sono state necessarie al giudice per decidere in merito alla raffica di eccezioni presentate dagli avvocati della difesa e rintuzzate dai legali dei magistrati che si sono costituiti parte civile nel procedimento. Tutti e sei sono stati ammessi: l’ex procuratore di Siena Salvatore Vitello, l’attuale procuratore Andrea Boni, Fabio Maria Gliozzi e Antonino Nastasi, assistiti da Andrea Vernazza del foro di Genova. Parte civile anche il sostituto Nicola Marini (unico presente ieri in aula), tutelato dall’avvocato Enrico De Martino, mentre Aldo Natalini è assistito dalla brava Giulia Zani. Non si è invece costituita il giudice Roberta Malavasi, che figura comunque fra le parti offese.

La vicenda su cui ha indagato il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, ieri in aula, ruota attorno alle frasi pronunciate da Piccini nell’intervista al giornalista delle ’Iene’ dell’ottobre 2017. "Che è stata carpita – rivendica a margine il suo avvocato Aldo Niccolini – e che non doveva assolutamente andare in onda". L’ex sindaco parlò di presunti festini nelle ville del sud della Toscana o al mare.

Nel corso dell’udienza sono state sollevate eccezioni sulle costituzioni di parte civile (poi ammesse regolarmente), anche sulla genericità del capo d’imputazione. Tutte respinte, come pure quella sulla competenza territoriale che alcune difese ritenevano fosse a Monza in quanto da qui viene irradiato il segnale televisivo, mentre De Martino ha argomentato sulla necessità che restasse il luogo di residenza della persona offesa che, nel caso dei magistrati, è appunto Genova. Infatti il prossimo 25 marzo prosegue qui il processo per i 5 imputati davanti al giudice Deplano con l’ammissione delle prove e delle liste testi che verranno depositate una settimana prima. Poi la calendarizzazione. "Resto estremamente ottimista per quanto riguarda la posizione del mio assistito", conclude il legale di Piccini.

La.Valde.