Processo sui crediti deteriorati di Mps. La Banca versa 8,5 milioni, ma ’congelati’

Il Comune di Siena ha prelevato 84mila euro dal fondo di riserva per un legale esterno nel processo contro Mps. Dopo la sentenza favorevole, Mps ha pagato 8,5 milioni ma ha presentato appello.

Processo sui crediti deteriorati di Mps. La Banca versa 8,5 milioni, ma ’congelati’

Il Comune di Siena ha prelevato 84mila euro dal fondo di riserva per un legale esterno nel processo contro Mps. Dopo la sentenza favorevole, Mps ha pagato 8,5 milioni ma ha presentato appello.

L’interrogazione del consigliere comunale Alessandro Masi (Pd) sul prelevamento di quasi 84mila euro dal fondo di riserva del Comune "per garantire l’affidamento di un incarico a un legale esterno per seguire un giudizio in appello" porta l’assessore al Bilancio Riccardo Pagni (foto) a fare il punto della situazione in merito al processo che vede Palazzo pubblico opporsi a Mps, chiedendo un risarcimento danni nel procedimento sui crediti deteriorati.

"Il Comune aveva stipulato con Mps un contratto relativo a operazioni in derivati. Tale contratto ha comportato per l’amministrazione comunale un significativo danno economico, come accertato dalla perizia tecnico-finanziaria commissionata a una società esterna – ha ricordato Pagni –. L’obiettivo del Comune è ora quello di ottenere il reintegro o il risarcimento per il danno subito. La vicenda ha avuto un importante sviluppo con la sentenza del 9 novembre 2023 del Tribunale di Siena, che ha dichiarato nullo il contratto derivato Swap del 2005 e ha accertato il diritto del Comune alla ripetizione dei flussi versati nell’ambito dell’operazione. Successivamente, con la sentenza del 28 maggio 2024, il Tribunale ha condannato definitivamente la Banca al pagamento di oltre 6,6 milioni di euro, insieme agli interessi legali e al rimborso delle spese legali. Tuttavia, la banca il 18 luglio ha presentato appello sia contro questa sentenza sia contro la precedente, chiedendo la sospensione dell’esecutività".

Il Comune ha quindi ritenuto necessario approfondire la situazione, affidandosi a uno studio legale esterno: "Il 17 settembre scorso, la Corte d’Appello di Firenze ha rigettato l’istanza di Mps finalizzata alla sospensione degli effetti esecutivi della sentenza del Tribunale di Siena e il 10 ottobre è pervenuto al Comune il pagamento da parte di Mps Spa di 8,5 milioni di euro, in esecuzione della sentenza del 28 maggio 2024 e dell’ordinanza della Corte d’appello che ha respinto la sospensiva, il tutto fermo restando che la causa è ancora pendente e pertanto ne conosceremo gli effetti solo al passaggio in giudicato".

Cristina Belvedere