di Laura Valdesi
SIENA
Ippodromo di Pian delle Fornaci da valorizzare, più corse e maggiore attenzione del Comune ai proprietari dei cavalli. Le tre richieste di una delegazione dell’Associazione proprietari e allenatori di mezzosangue da Palio messe sul tavolo nell’incontro in Comune durato un’ora, ieri mattina, con il sindaco Nicoletta Fabio. Si ’semina’ dunque in vista della nuova stagione e anche con lo sguardo rivolto al futuro meno prossimo.
Osvaldo Costa, presidente dell’Associazione: com’è andato l’incontro?
"Bene, il sindaco si è detta disponibile a valutare le proposte che abbiamo avanzato, ringraziandoci per il contributo di idee. Già una cosa positiva. Si è parlato di Pian delle Fornaci per cui non c’è ancora il nuovo bando".
A grandi linee quale è stata la vostra proposta?
"Di realizzare qui una pista piana con stesso perimetro e medesime diagonali di Piazza per avere un tracciato per l’addestramento dei cavalli da Palio. E al contempo la possibilità di fare una decina di corse in provincia che da tempo non vengono organizzate. Mociano e Monticiano vanno bene, però servono premi e competizione per suscitare l’agonismo. Sarebbe anche un aiuto per la commissione veterinaria, ne ho parlato con il colonnello Alberto Minniti. Se c’è competizione vedi bene il cavallo ma anche i fantini. Di riflesso un supporto alle Contrade alla ricerca di nuove leve che possono ora farsi vedere solo alla Tratta dove fanno tanti errori".
L’Associazione potrebbe organizzare le corse con il Comune?
"La vecchia società di Pian delle Fornaci un paio di appuntamenti li ha sempre fatti grazie ad ingressi e sponsor. Una strada che potremmo seguire, fermo restando che il proprietario è Palazzo Pubblico. Tornando alla pista, se realizzata con un fondo come quello usato all’allevamento Parri consentirebbe di correre e addestrarsi anche se piove. Il lascito della famiglia Fontani a cui apparteneva il terreno parla chiaro e prevede che fosse destinato ai cavalli da Piazza"
L’Associazione intende partecipare al bando per l’ippodromo?
"Non si può ancora dire, vediamo com’è. Se deve essere una società di capitali, noi siamo fuori. Se avesse una diversa ’personalità valutiamo. Il nostro intento sarebbe più sul versante dell’organizzazione".
Indicazioni per il Protocollo 2024?
"L’ex sindaco De Mossi, dopo i forfait di tanti cavalli nel 2022, prese le contromisure introducendo le squalifiche. Abbiamo chiesto di punire magari il proprietario e non il cavallo. Se è adatto alla Piazza ma è di un proprietario un pochino birichino, corretto sanzionare quest’ultimo. Ci sono i passaggi di proprietà, si dirà. In Italia fatta la legge trovato l’inganno. Però consideriamo che i cavalli costano e non è semplice trovarli adatti".
L’articolo 37 del Regolamento?
"Non vogliamo entrare nelle strategie delle Contrade però chiediamo un pochino più di rispetto e attenzione per i proprietari. Se un cavallo non è adatto che sia detto per tempo, uno lo vende e ne prende un altro. Se viene comunicato il giorno prima, sono stati spesi soldi per niente. Non sono molti quelli che nel Palio si frugano in tasca e spendono risorse proprie. Volendo, per carità, si può anche dire a ridosso della Festa che un soggetto non è ritenuto utile per quel Palio ma almeno che gli venga consentito di fare le prove di notte senza mandarlo alla Tratta. Facendo divertire il proprietario".
Costa, prossimo appuntamento con il sindaco?
"Ci risentiremo a novità".
Intanto la giunta ieri ha rinnovato la convenzione con l’Università di Pisa per i Palii 2024-2029 per il supporto scientifico sull’uso dei farmaci e per l’effettuazione degli screening con il metodo ’Elisa’ sui cavalli.