La pioggia non ferma la protesta dei 299 lavoratori dello stabilimento Beko di Siena, che ieri hanno scioperato due ore per ogni turno, in modo da essere presenti alla visita della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein. Lei è arrivata puntuale, preceduta di qualche minuto dal presidente della Regione Eugenio Giani e dal segretario regionale Dem Emiliano Fossi. Ad accogliere Schlein, non solo gli operai, ma anche numerosi sindaci della provincia (Berni, Gigliotti, Frosini), il senatore Silvio Franceschelli, la consigliera regionale Pd Anna Paris, la neosegretaria dell’Unione comunale Rossana Salluce, tutto il gruppo consiliare Dem e diversi esponenti del partito cittadino.
A fare gli ’onori di casa’ Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil Siena con la segretaria generale della Cgil Alice D’Ercole, il leader della Fim Csil Giuseppe cesarano e il numero uno della Uilm Massimo Martini. Accanto a loro i rappresentanti delle Rsu Stefano Borgogni (Fiom), Carlo Bianco (Fim) e Maurizio Matera (Uilm). Tra abbracci e strette di mano, la leader del Pd nazionale ha annunciato: "Saremo presenti al tavolo ministeriale con una delegazione di parlamentari – le sue parole –. O ci stanno prendendo in giro o non sono stati trasparenti nel Governo, questi sono entrambi scenari gravissimi; ci stanno mentendo. Bisogna che il Governo dica la verità, noi saremo al vostro fianco – ha detto ai lavoratori –, non permetteremo che i riflettori oggi accesi si affievoliscano e si spengano".
Poi Schlein ha aggiunto: "Ogni volta che avrete bisogno di noi per alzare la voce insieme, per la salvaguardia di questo sito e del futuro del Paese, ci troverete al vostro fianco". Poi la segretaria Dem ha suonato la carica: "Domani gli facciamo rimangiare quella data del 31 dicembre 2025, saremo al vostro fianco – ha ribadito –. O infatti hanno mentito sulla questione del Golden power, che avrebbe evitato i licenziamenti, oppure siamo di fronte a un Governo che si fa calpestare la faccia dalla prima multinazionale che passa".
E infine: "Noi vogliamo vedere un impegno serio da parte di questo Governo a essere di parola con quanto aveva detto, cioè che non ci sarebbero stati licenziamenti. Questa battaglia che state facendo – ha concluso la segretaria Dem – dimostra il potenziale che ha questo Paese, io mi trovo di fronte persone che vogliono lavorare, non vogliono gli ammortizzatori sociali". Infine Schlein ha ricordato l’articolo 1 della Costituzione: "L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e non sulle alternative, la cassa integrazione, il lavoro povero e quello precario – la conclusione –. Devono cancellare la data del 31 dicembre 2025 e reindustrializzare con una politica industriale concreta".
In azione anche l’europarlamentare Pd Dario Nardella, per la seconda volta a Siena: "Abbiamo ricevuto una risposta all’interrogazione dalla Commissione Europea, che ci ha comunicato di non essere stata ancora sollecitata dai Governi nazionali, nemmeno da quello italiano, per un eventuale intervento – ha sottolineato l’ex-sindaco di Firenze –. Si evidenziano alcune lacune nell’azione dell’esecutivo italiano, che deve coinvolgere la Ue, visto che la situazione riguarda tutto il continente".
E ancora: "La vertenza non può essere trattata come una questione locale. A febbraio è confermato un incontro con uno dei membri del board di Beko Europe. Ritengo fondamentale avere un canale diretto con la proprietà turca, considerando le difficoltà della struttura a ‘scatole cinesi’". Nardella ha concluso: "Vogliamo inoltre mettere in guardia i proprietari di Beko Europe: non possono affrontare queste problematiche come se fossero capitoli separati. La vertenza è nazionale ed europea, serve una soluzione adeguata su questa scala".