Siena, 21 febbraio 2025 – Associazioni studentesche e coordinamento dei ricercatori precari di Siena hanno inscenato un funerale dell'università per protestare contro i tagli previsti dal Governo. La protesta, con tanto di bara finta con su scritto 'Università Pubblica', è stata realizzata in occasione dell'arrivo stamani, 21 febbraio, a Siena della ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini per l'inaugurazione dei nuovi laboratori del Santa Chiara lab. La protesta è si è svolta a Porta Romana, non lontano dal Santa Chiara lab. Al fianco di studenti e ricercatori anche una delegazione di lavoratori Beko che da settimane stanno protestando contro l'annunciata chiusura da parte della multinazionale turca.
L’inaugurazione dei nuovi laboratori è “l’esito di un percorso per noi importantissimo che è quello della valorizzazione delle infrastrutture di ricerca per riportare capitale umano in Italia e per fare venire tanti studiosi dall’estero a valorizzare la nostra capacità di fare ricerca super innovativa e di investire nei settori giusti”, ha detto la ministra dell'Università e Ricerca Anna Maria Bernini parlando con i giornalisti sull'inaugurazione dei nuovi laboratori del Santa Chiara Lab al Polo Scientifico di San Miniato dell'Università di Siena. Sono nuovi laboratori di ricerca che completano un piano di investimento finanziato dai programmi Agritech e Metrofood, promossi dal Mur nell'ambito del Pnrr con 2,8 milioni di euro. "I risultati migliori - ha aggiunto la ministra - si ottengono quando università, enti di ricerca, imprese, territorio, terzo settore e associazioni di categoria lavorano insieme per un obiettivo: essere capaci di inventare il futuro e di insegnare agli studenti e ricercatori professionalità che ancora non esistono".
"Il Fondo di finanziamento ordinario è aumentato di 336 milioni, siamo a 9,4 miliardi, sono molto soddisfatta, è una promessa mantenuta; sono convinta che i rettori sono d'accordo con me che non ci sono tagli ma aumenti e che saranno al mio fianco e non al fianco di chi protesta – ha continuato Bernini – Le proteste sono legittime, poi bisogna vedere cosa dicono i numeri".