ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Provincia divisa su MedioEtruria. Siena favorevole, Chiusi si rilancia

Il ministro Salvini sposa l’ipotesi Creti-Farneta per l’Alta velocità, il sindaco Fabio: "È la migliore per noi. Ma serve attenzione per le altre infrastrutture". Sonnini: "L’unica scelta è rinforzare la nostra stazione".

Il Frecciarossa alla stazione di Chiusi

Il Frecciarossa alla stazione di Chiusi

Undici mesi dopo la scelta del tavolo tecnico di Rfi e a quarantacinque giorni dal voto in Umbria, l’uscita del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sulla futuribile stazione dell’alta velocità a Creti-Farneta ha riacceso lo scontro un po’ politico e un po’ campanilistico che da oltre un decennio si avviluppa su questo tema. Oggi a Perugia il ministro dovrebbe annunciare qualche novità, come da anticipazione circolata due giorni fa, perché al momento non ci sono passi in avanti concreti oltre alle dichiarazioni a mezzo social e stampa. Che appunto, senza atti di pianificazione o stanziamenti di risorse, tali restano. L’effetto immediato è stato far esultare l’Umbria e la ricandidata governatrice Tesei (della Lega), che vedono nella soluzione Creti-Farneta l’unica possibilita di agganciarsi ai treni veloci; scatenare la protesta di Arezzo, che ha come opzione singola e non trattabile quella casalinga di Rigutino; sul fronte senese incassare la soddisfazione del capoluogo e le critiche di parte della Valdichiana, virata sul rafforzamento di Chiusi dopo che è tramontata l’ipotesi di Montallese, pure inserita nel Piano strutturale intercomunale.

L’intervento del sindaco Nicoletta Fabio è prima di tutto un esercizio di realismo, perché a Siena difficilmente può scaldare il cuore l’ipotesi di una stazione a 40 minuti di distanza in auto: "Accogliamo con soddisfazione – dice il sindaco Fabio – la scelta preferibile come area anche per gli interessi della nostra città". Ma al tempo stesso, ha aggiunto, "auspico ora che l’attenzione verso le infrastrutture del nostro territorio prosegua con nuovi investimenti e ammodernamenti. La nuova stazione Medioetruria non basta per uscire dall’isolamento".

Come a dire, ricordatevi che i problemi quotidiani di collegamento dei senesi si chiamano Due Mari, Autopalio, linee ferroviarie per Firenze e Chiusi, Cassia, per non parlare del destino dell’aeroporto di Ampugnano.

L’assessore alla mobilità Enrico Tucci comunque osserva: "Siena aveva ragione. E il consiglio comunale il 29 dicembre 2023 approvava all’unanimità una mozione a favore della scelta di Creti come stazione dell’alta velocità Medioetruria".

Da considerare anche il plauso di Stefano Maggi, ex assessore e docente universitario tra i massimi esperti italiani di trasporti ferroviari: "Per Siena è ottimo, significherebbe la fine dell’isolamento verso sud. Siena-Roma in due ore con bus più treno ad alta velocità, e poi speriamo con treno più treno".

In realtà è proprio la mancanza di un collegamento ferro-ferro con l’ipotizzata stazione a Creti-Farneta uno degli argomenti a supporto delle altre soluzioni Arezzo o Rigutino su un versante, Chiusi o Montallese sull’altro. L’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli a Siena Tv ha bocciato l’uscita di Salvini: "Siamo sorpresi, non c’è stata alcuna anticipazione del ministero alla Regione, ma se la Regione non è d’accordo non si può realizzare sul territorio della Toscana".

E a farsi sentire è anche il sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini: "L’uscita di Salvini è solo una trovata elettorale, senza una condivisione con la Regione Toscana la stazione a Creti non si farà. Nessuno degli interpellati riesce a dire che la soluzione c’è già, ovvero potenziare i servizi esistenti su Arezzo e Chiusi, e investire quei cento milioni e passa di euro per fare opere fondamentali come adeguare la linea Siena-Chiusi, migliorare i collegamenti tra le stazioni". E quindi il messaggio, lanciato anche e soprattutto al capoluogo: "Chiusi Chianciano Terme andrebbe considerata la stazione di Siena, visto che ha permesso da sempre al capoluogo di poter essere collegata con Roma".

Il dibattito prosegue, dunque, in attesa che oggi da Perugia arrivino nuovi segnali da Salvini.