Certe vicende al femminile fanno bene al cuore ma soprattutto al mondo. La vicenda di Marta ci trasporta in un mondo interiore intrigante e complesso: ecco il senso ben raggiunto dal romanzo "Purché sia femmina" di Riccardo Mazzocchio, edito da Nulla Die. "Qualcuno si prendeva cura di lei, le faceva toccare il cielo con un dito nel senso che le apriva spazi infiniti e prospettive insperate". Lo scorrere della trama ci mostra come l’animo umano spesso baratti la calma con la tempesta, che certi avvenimenti possono (e forse devono) aprirci con il forcipe della (ri)valutazione della nostra esistenza. Questo è un romanzo di una attualità quasi disarmante, nella crudeltà dei nuovi tempi, nel senso dei difficili rapporti, nella voglia di rinascere, di costruirsi un nuovo passato, figuriamoci un nuovo futuro. Mazzocchio si inventa personaggi chiave, come Carlo e come Nuru. Nulla di volutamente trascendentale: è il senso della vita ordinaria che ci colpisce. Come dire, a tutti può accadere. Un romanzo che scorre e che segna come la vita ci prenda e che offre più raramente colpi di coda di nuove sensazioni, di forti emozioni. "Troppe sensazioni, tutt’insieme!". Il finale ci mostra come la vita, quella vera, abbia sempre l’ultima parola.
Massimo Biliorsi