Decide di aprire una bottega d’arte nel cuore della sua città natale, Poggibonsi. Proprio di fronte alla Collegiata, in cima a via Maestra come dice di solito la gente del luogo. Giulia Del Mastio è una giovane illustratrice che sceglie di scommettere sulle potenzialità del centro storico, offrendo il suo contributo, in termini creativi, alla riqualificazione del salotto buono. Da tempo non si verificava l’evento di un taglio del nastro per una superficie commerciale nella parte antica. Giulia adesso dà concretezza all’idea, provando così a offrire slancio a una nuova stagione per le attività al pubblico, nella rete di strade che compongono la Poggibonsi d’antan. Un messaggio autentico di speranza in tempi caratterizzati, a ogni latitudine, dai pericoli di una desertificazione. Ed ecco che prende vita, grazie a una notevole dose di intraprendenza, il marchio Giulia Del Mastio Atelier.
"Tutto ha avuto origine – racconta – dalla necessità di individuare degli spazi tutti miei. L’abitazione era divenuta un laboratorio e a un certo momento si è presentata la necessità di realizzare e di mettere in vendita le mie opere in una sede vera". Non un negozio tradizionale, insomma. Qualcosa di più… "Prevale la curiosità fra i passanti e i potenziali clienti. Tanti si affacciano e domandano: ‘Ma tu, cosa fai?"’. E io sono felice di assecondare le varie richieste, fornendo spiegazioni a chi, forse, si sente spiazzato dalla non usuale presenza di una bottega d’arte. Vendo le mie opere, in digitale e disegnate a mano, oggettistica, quadri, magliette in serigrafia. E poi c’è la sezione dei poster di film famosi, in virtù della collaborazione con una galleria statunitense".
La sua specialità è la Fine Art: "Tecnica di stampa utilizzata nell’arte e nella fotografia". La fantasia come ingrediente principale per un lavoro: "Mi sono diplomata all’Istituto d’Arte Duccio Buoninsegna di Siena per laurearmi all’Accademia di Belle Arti a Firenze nell’ambito scenografico. Ho trasferito qui il mio mondo, in un’area su due livelli arredata pure con materiali di recupero. Tra gli elementi perfino un vecchio lampione dell’illuminazione del centro di Milano, un remoto banco della scuola media Marmocchi di Poggibonsi, accessori da tipografia". Colori e pennelli a fare bella mostra: "Sogno di trasformare l’atelier in un luogo di incontro di persone appassionate". Ed ha ancora nuove sfide, "Aggregare i bambini attraverso corsi e workshop su materie quali editoria, illustrazione. In una parola, sull’arte".