Per la carriera del 4 luglio 1909 l’incaricato per il drappellone fu Carlo Merliti, che qui raggiunse la quota di sette cenci dipinti. Bello l’abbinamento fra lo sfondo, che va a variare con le quote di altezza dell’opera con i simboli riportati. Nella parte superiore spicca una riuscita rappresentazione della madonna di Provenzano, al centro troviamo da uno sfondo blu gli stemmi delle dieci Contrade che si contesero l’opera, nella successiva scendendo ecco il simbolo della vittoria alata, fino ad una raffinata quanto marmorea chiusura in basso che rappresenta la parte "amministrativa" dell’opera. Merlini è uno dei pittori che ha lavorato di più, nella prima parte del novecento, per offrire qualità e quantità con stile e generosità. Qualcuno potrebbe obiettare e giudicare il suo stile piuttosto retorico. In parte è indubbiamente vero, ma va compreso il contesto in cui si lavorava e soprattutto il fatto che all’opera non veniva certo data l’importanza di oggi. Tuttavia questo drappellone in particolare mostra di essere di buona fattura: andatelo a vedere nella sala delle vittorie della Lupa, dove si trova dopo la corsa vittoriosa di Scansino II, con il giusto merito da assegnare, oltre che al cavallo, al Capitano vittorioso Alessandro Sergardi Biringucci.
Massimo Biliorsi