
Quei dibattiti accesi sulla Rocca Buccianti: "La deputazione si divise"
È stato un testimone diretto degli anni più contestati e riscritti, nel rapporto tra Berlusconi e Siena, o meglio tra Berlusconi e il Monte dei Paschi. Giovanni Buccianti, storico professore dell’Università degli studi e tra le tante cose fondatore della facoltà di Scienze politiche, ricorda bene gli anni dell’ascesa dell’allora giovane imprenditore edile, perché era un membro di quella che si chiamava deputazione della banca.
"Alla fine delle nostre riunioni – ricorda Buccianti – passavamo sempre ad analizzare i fidi rilevanti. E ricordo una spaccatura tra chi come il presidente Coda Nunziante non voleva appoggiare quel costruttore, ancora non così conosciuto, e chi invece come il provveditore Cresti era favorevole. Si risolse decidendo di ascoltare i direttori centrali, dai quali arrivò un parere favorevole all’operazione, perché avevano intuito l’importanza dell’operazione. Berlusconi stava realizzando Milano 2 e sarebbe diventato un esponente di primo piano dell’economia italiana, per il Monte dei Paschi in realtà sarebbe stata un’opportunità. E così decidemmo di appoggiare quelle operazioni".
Il rapporto Mps-Berlusconi sarebbe finito al centro di inchieste giornalistiche e polemiche politiche, restando di fatto intatto come testimoniato anche negli ultimi anni dall’ex presidente del Consiglio.
Buccianti ricorda anche altre due importanti momenti del rapporto con Berlusconi. Ovviamente la candidatura al Senato nel 2001. "Era una corsa allora impossibile anche perché di fronte avevo Bassanini – ricorda Buccianti –. Mi chiamò Rocco Buttiglione per offrirmi la candidatura, ma fu determinante la figura di Berlusconi, per il suo approccio alla politica in cui mi ritrovavo e, per esempio, nell’insegnamento che si possono avere avversari politici ma non bisogna odiarli".
Nel 2010 si ritrovò poi a Roma a un evento internazionale per celebrare il trattato Berlusconi-Gheddafi. E Buccianti, che ha scritto a lungo sulla Libia e sul ruolo di Enrico Mattei, ricevette quel riconoscimento che ricorda ancora con soddisfazione.
O.P.