REDAZIONE SIENA

Quei poderi in rovina dell’Istituto Ciechi

Gli abitanti della zona della tenuta di Presciano puntano l’indice contro lo stato di abbandono di circa 50 casali appartenuti agli Ugurgeri

Percorrendo la bella strada panoramica che attraversa la grande tenuta di Presciano, o meglio ciò che resta di essa, alle porte di Siena, la vista, oltre che sulle verdi collinette che caratterizzano il suo territorio di oltre 800 ettari , si sofferma sulle rovine dei suoi antichi casali e poderi, oltre una cinquantina, e non è proprio un bel vedere. La percorriamo insieme a Italo Giovani, ex abitante della zona, di cui conosce i più riposti segreti.

"La tenuta-racconta-risale ai tempi del medioevo, ed era stata di proprietà della nobile famiglia degli Ugurgeri. A fine ‘800 viene rilevata dai Conti Caetani-Lovatelli, avviando la ristrutturazione degli edifici esistenti, la costruzione di nuovi poderi per i contadini e la generale riorganizzazione dell’azienda agricola".

E poi che cosa accadde?

"Nel 1944, con la scomparsa della contessa, la nuda proprietà passa all’istituto per Ciechi Sant’Alessio di Roma, mentre l’usufrutto passa alla nipote Contessa Giuliana Gabbrielli. Nel 1975, alla morte di quest’ultima, l’Istituto diventa proprietario e gestore della tenuta di Presciano".

Cosa accadde in seguito?

"Nel 2004 la tenuta fu data in concessione alla società Clovis, operante nel settore agrozootecnico, ma qualche anno dopo l’istituto lamenta il mancato pagamento del canone da parte della società, oltre al totale abbandono della tenuta, ragione per cui è nato un lungo contenzioso presso il tribunale di Roma".

E adesso?

Adesso la situazione è sotto gli occhi di tutti: un degrado che non sembra aver fine. Per di più, l’istituto Sant’Alessio, proprietario della tenuta, essendo una Ipab (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza), con il nuovo ordinamento giuridico è passata sotto la giurisdizione della Regione Lazio, che nomina gli amministratori dell’istituto. I quali, forse per la lontananza, sembrano essersi dimenticato di Presciano. Per questo noi abitanti o ex abitanti cerchiamo di coinvolgere anche la politica locale (la tenuta è situata nel territorio dei comuni di Asciano e Castelnuovo Berardenga, ndr) e i privati che abbiano interesse a investire e di conseguenza far rivivere questo grande territorio, al quale i pochi abitanti restano legati nonostante tutto, con la speranza di vedere un giorno nascere qualche progetto di sviluppo della zona".

Mario Ciofi