
Quel sogno chiamato casa. Diritto per tutti: indispensabile
In Italia, come in altre parti del mondo, la questione "Casa" è un tema centrale che coinvolge politici, attivisti e cittadini. Nonostante gli sforzi per affrontare la crisi abitativa, ci sono ancora sfide significative da superare.
Costituzioni e leggi sono chiare: la casa è un diritto; ma è davvero così?
Trovare casa è difficile, specialmente per i ragazzi impegnati nello studio, per i quali pagare le tasse e l’alloggio diventa economicamente asfissiante. Vivere in affitto è sicuramente la strada più semplice ma anche la più opprimente, a causa pagamenti previsti dal contratto, con caparre e mesi anticipati. Spesso gli appartamenti con prezzi accessibili hanno condizioni improponibili. Questo accade soprattutto nelle grandi città dove gli studenti alloggiano in condomini di pessima qualità, con stanze insalubri ed elettrodomestici difettosi. Le politiche abitative dovrebbero essere rivisitate e riformate per garantire condizioni migliori. Certo, per chi è più in difficoltà, lo stato propone alloggi popolari a prezzo inferiore di quello di mercato. Purtroppo, si trovano spesso in zone periferiche, soggette a maggiore delinquenza e degrado.
Sono zone abbandonate a loro stesse e nessuno ci pensa fin quando non avvengono situazioni gravi da comportare problemi anche al resto della città. Qui si crea un circolo vizioso da cui è difficile uscire, specialmente se ci si è nati. È importante sottolineare che il concetto di casa non si limita solo allo spazio dentro quattro mura in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo: la casa è il è il luogo dove siamo nati, dove ci sentiamo sereni e cresciamo, circondati dalle persone importanti della nostra vita e sono le condizioni in cui viviamo ci fanno diventare quello che siamo oggi. Spesso stare in un posto malfamato equivale a sopravvivere tra violenze e soprusi e così non dovrebbe essere.
Ghali, uno dei protagonisti di Sanremo 2024, ha portato sul palco "Casa Mia", un brano che ha dato fastidio per i suo contenuti perfino all’ambasciatore israeliano. La canzone parla di una chiacchierata tra il cantante e un alieno, che atterra sulla Terra e chiede spiegazioni su ciò che vede.
Nel significato della canzone c’è un messaggio di uguaglianza: “Casa mia, Casa tua, che differenza c’è? Non c’è. Ma qual è casa mia? Ma qual è casa tua? Dal cielo è uguale, giuro”, a sottolineare come non dovrebbero esistere differenze tra gli uomini di tutto il mondo perché in fondo siamo tutti uguali.
Un proverbio arabo, infatti, recita: "La felicità non è un posto in cui arrivare ma una casa in cui tornare".