Quella trasformazione dai mille problemi

Il nuovo volto, realizzato nei primi anni del secolo, non ha dato un’identità precisa a piazza e viabilità

Quella trasformazione dai mille problemi

Pullman, furgoni e auto nello stretto passaggio davanti all’ingresso principale della stazione

Ottantanove anni dopo la sua inaugurazione, la stazione di Siena rimane uno dei temi costantemente dibattuti sul piano politico e infrastrutturale della città. L’opera architettonica di Angiolo Mazzoni, incaricato nel 1931 di portare a termine il cantiere rimasto a lungo bloccato dopo il primo conflitto mondiale, è ormai aperta al pubblico dall’ottobre del 1935, dopo una lunga trafila iniziata con il pensionamento della vecchia stazione di viale Mazzini a inizio ‘900.

Una svolta cruciale nei collegamenti e nei trasporti senesi, tanto da essere festeggiata con apposite monete celebrative. Saranno i bombardamenti del 23 gennaio 1944, gli stessi che colpiranno la basilica dell’Osservanza, a stravolgere i lineamenti del complesso architettonico, con il rifacimento post bellico che porterà alla perdita di gran parte degli elementi e tratti originali. Un’evoluzione che proseguirà durante tutto il secolo, trascinandosi fino ai giorni d’oggi. Nel 1998 verrà lanciato il progetto di riqualificazione dell’area, grazie ai fondi per il Giubileo fuori dal Lazio e una spesa di 20 miliardi di lire, con la stazione e la zona circostante che assumeranno sembianze molto simili a quelle odierne. Il parcheggio sotterraneo e quello scoperto, la stazione degli autobus, l’ampia area pedonale e numerose strutture prenderanno forma proprio con i lavori che finiranno con l’inizio del nuovo millennio.

L’indicazione sarà poi quella della costruzione dell’impianto di risalita da piazzale Rosselli all’Antiporto, che vedrà definitivamente la luce nell’aprile 2011, in modo da facilitare il raggiungimento del centro dal principale punto di approdo della città. Ma anche l’attraversamento e il collegamento con il centro commerciale ‘Portasiena’, che si sviluppa proprio intorno alle scale mobili. Da allora, la stazione non ha mancato di fornire polemiche alla città. Problemi strutturali, viabilità, degrado, tutte le amministrazioni hanno dovuto fare conto con il tema del trasporto ferroviario e di un’ulteriore riqualificazione della zona.

Parcheggio e garage sono stati tra i temi più dibattuti, insieme all’organizzazione degli spazi, così come il problema sicurezza e quello legato alla viabilità dell’intera zona, crocevia anche per il raggiungimento del Policlinico. Nel mese di giugno scorso, anche l’assessore Enrico Tucci è intervenuto proprio sulla riqualificazione della piazza e della Stazione, suggerendo come lo spazio sia stato "a suo tempo non correttamente pianificato e distribuito", annunciando l’idea di una futura riqualificazione della zona pedonale e della risoluzione del problema della viabilità e della sosta, con rifacimento della cartellonistica e implemento degli ausiliari del traffico.

Andrea Talanti