LAURA VALDESI
Cronaca

Il questore Angeloni a La Nazione ‘Risposta immediata ai reati. Incrementeremo i daspo urbani, spaccio in centro? Nessun picco’

Ha risposto alle domande dei cittadini, a partire dalla richiesta di ripristinare il poliziotto di quartiere

Il questore Angeloni a La Nazione ‘Risposta immediata ai reati. Incrementeremo i daspo urbani, spaccio in centro? Nessun picco’

Siena, 27 marzo 2025 – Furti, spaccate, risse in centro storico. La risposta all’allarme sicurezza? Controlli a tappeto nelle zone ’calde’. Persino con l’aiuto di cani antidroga. I malviventi affondano il colpo, le forze dell’ordine ribattono. E li denunciano. Il tema sicurezza in città è sul tavolo da settimane. Ne abbiamo parlato con il questore Ugo Angeloni che è venuto in redazione per rispondere alle domande poste dai cittadini.

POLIZIOTTO DI QUARTIERE

“Uno strumento che ha un po’ fatto il suo tempo. Aveva un vincolo territoriale e veniva svolto in ambiti specifici della città. La razionalizzazione dell’impiego delle risorse ha visto una maggiore preferenza verso i servizi delle Volanti. C’è la possibilità di un presidio più diffuso rispetto alla singola pattuglia a piedi. Ma dell’espereinza del poliziotto di quartiere si è fatto tesoro. Ho dato indicazione di non trasformarsi in una ’macchina che cammina’. Non solo controlli ma dialogo con cittadini e commercianti. Fermo restando che dove ci sono specifiche esigenze, vedi servizi antiborseggio, agenti a piedi gestiscono meglio l’attività di prevenzione”.

ALLARME FURTI

“Benché i reati a livello nazionale siano spesso in calo quando un cittadino viene colpito non si risponde in termini di numeri. Anche a Siena accadono fatti che destano un po’ di apprensione, nonostante un sistema di prevenzione attento e migliorato. Impieghiamo tutte le risorse disponibili compreso il prezioso apporto dei militari di Strade sicure. Ci sono sempre almeno due Volanti in servizio a Siena a cui si aggiungono le auto dei carabinieri A volte sono cinque, sette e siamo arrivati fino a nove. Poi c’è l’attività investigativa: non ci si ferma a constatare cosa è accaduto ma si va oltre, controllando la tecnologia di cui è dotata la città che consente di lavorare al meglio. Gli investigatori danno seguito ai fatti che accadono individuando gli autori. Come nel caso, faccio un esempio, di quando si verificò un movimento di persone in piazza per capodanno con una rapina sebbene non di particolare violenza. Attraverso immagini e investigazioni l’autore è stato trovato e segnalato all’autorità giudiziaria. Ripeto, le cose avvengono ma c’è una risposta”.

SERVONO PIU’ TELECAMERE NEI NEGOZI?

“Uno strumento di protezione e di difesa sicuramente importante che ha un ruolo nella dinamica generale che scoraggia le attività criminali ma non per questo deve essere sentito come l’esigenza senza la quale non mi sento sicuro. Parlando della situazione nelle aree commerciali ci sono stati episodi di risse che hanno visto un paio di interventi della polizia e uno dei carabinieri. Non stiamo cercando le persone perché sono già state identificate. Ritengo semmai necessario usare al meglio gli strumenti che le norme ci mettono a disposizione per cui è stato dato impulso all’anticrimine. L’obiettivo è incrementare i daspo urbani, i dacur. Provvedimenti che, di volta in volta, completano l’azione di forze dell’ordine e magistratura”.

DASPO MA POI TORNANO

“Uno degli autori dei fatti di Camollia colpito da dacur è stato ritrovato in centro e quindi denunciato. Con il sommarsi delle segnalazioni possono scattare misure di prevenzione da parte dell’autorità giudiziaria. Per uno straniero accumulare denunce può comportare provvedimenti anche amministrativi. Se uno ritorna non è una cosa che resta senza seguito”.

SPACCIO IN CENTRO

“Esiste un’attività visibile di spaccio in città che qualche volta può essere notata dal cittadino. Tanto che sul tema l’attenzione è forte. Occorre un’attività complessa per individuare la filiera della fornitura, come abbiamo fatto. Malgrado ciò non credo che il fenomeno sia più rilevante del passato. Ma non deve passare il concetto che fumare hashish è consentito, si tratta di un atto illegale che ha conseguenze importanti”.

FRONTEGGIAMENTI IN PIAZZA NON RISSA

“Parlo per quello che ho visto in poco meno di un anno. Chi arriva a Siena trova una città particolarmente ordinata e che sa stare in piazza. Per me sono ben vive le immagini dove, nel giro di mezz’ora 10mila persone si mettono al loro posto e poi se ne vanno tornando al punto di partenza, come accade per le prove. C’è una formula di controllo particolarmente forte. Se uno si schiera davanti all’altro rimane là, non è reato. Però la legge è legge”.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLE QUESTURE?

“Può essere impiegata nel settore della videosorveglianza. Ho visto nascere un progetto quando ero a Roma e anche il Comune di Siena si è già mosso. L’IA analizza i flussi video e, in base alle istruzioni che riceve propone una scena. Avvisa per esempio se in una strada poco transitata c’è movimento. Un’applicazione importante che con il tempo può trasformare la videosorveglianza in uno strumento di prevenzione”.