ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Raddoppiano i compensi per sindaco e assessori

Nel 2022 aumento del 45%, tra due anni la busta paga sarà di 9.100 euro lordi. Il vicesindaco salirà a 6.825 euro al mese, gli altri in giunta a 5.460 euro

di Orlando Pacchiani

È un’impennata che tocca il 70 per cento di aumento per la busta paga del sindaco, a partire dal 2024. Subito il ritocco è del 45 per cento, il prossimo anno del 68 per cento, dal 2024 si andrà a regime con i nuovi importi che comprenderanno l’adeguamento totale.

Si tratta dell’applicazione di quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, che ha incrementato sensibilmente gli stipendi degli amministratori, con una percentuale a scendere dai comuni più grandi rispetto ai più piccoli.

Ecco i nuovi compensi lordi previsti per sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale di Siena.

Anno 2022: sindaco 7.418,39 euro, vice sindaco 5.563,79 euro, assessore e presidente del consiglio comunale 4.451,03 euro. Anno 2023: sindaco 8.121,61 euro, vice sindaco 6.091,21 euro, assessore e presidente del consiglio comunale 4.872,97 euro. Anno 2024: sindaco 9,100 euro, vice sindaco 6.825 euro, assessore e presidente del consiglio comunale 5460 euro. Lo stipendio del sindaco prima della riforma era di circa 4.500 euro.

Ora la decisione del governo, nata dalla volontà di riallineare i compensi degli amministratori comunali con quelli dei presidenti di Regione e più in generale con tutto quell’apparato politico che fino a ieri percepiva introiti largamente maggiori a fronte di responsabilità dirette minori rispetto a chi è chiamato a guidare una comunità: consiglieri regionali, parlamentari, europarlamentari.

Un’operazione per cui lo Stato prevede di spendere 100 milioni di euro nel 2022, 150 milioni nel 2023, 220 milioni di euro dal 2024, da versare ai Comuni per la copertura del maggior onere sostenuto da parte degli enti. La spesa prevista per l’adeguamento delle indennità per quanto riguarda il Comune di Siena (al netto del numero degli assessori, che per il momento è di otto dopo le dimissioni di Sara Pugliese, titolare della delega alla cultura ma potrebbe anche tornare a quota nove se il sindaco decidesse di sostituirla e di dare l’avvio al rimpasto di giunta spesso evocato) è di 203.784,33 euro complessivi. Adeguamenti che sono previsti per tutte le amministrazioni, anche se per quelle dei comuni con un numero ridotto di residenti sono di minore impatto, perché la percentuale è più bassa così come la base di partenza.

Questione che ha provocato qualche rimostranza da parte di sindaci e assessori dei comuni più piccoli. Ma intanto si parte con gli adeguamenti previsti nella legge di bilancio.