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Radicondoli ’attira cervelli’. Matematico di alto livello trasferito dal Madagascar

Louis Andrianaivo Nantenaina, classe 1989, spiega: "Lavoro sull’intelligenza artificiale, un start up che crea servizi. Farlo qui è veramente più semplice".

Radicondoli ’attira cervelli’. Matematico di alto livello trasferito dal Madagascar

"Apro un’azienda e la apro a Radicondoli". È questa la scelta di un matematico nato nel 1989 in Madagascar poi trasferito in Senegal per la laurea magistrale e dopo a Roma per continuare gli studi in Italia con il dottorato, poi al Politecnico di Torino come ricercatore e di nuovo a Roma come sviluppatore di software curando, inoltre, numerosi corsi nell’Università romana. Louis Andrianaivo Nantenaina (nella foto) si chiama così il giovane che proprio tra le colline della Valdelsa ha trovato quell’opportunità per trasformare i suoi studi in un sogno. Il merito, si deve essere oggettivi, va dato a quella visione del sindaco Francesco Guarguaglini di creare le basi per nuove occasioni sul territorio. Far rimanere tutti i giovani del territorio a casa, ma aumentare anche la popolazione e le attività creando così posti di lavoro. Si parla, forse, troppo spesso di cervelli in fuga, ma quasi mai di cervelli che vengono in Italia per nuove opportunità. A Radicondoli, invece, questo è possibile. Louis Andrianaivo Nantenaina dal Madagascar a Radicondoli è molta la strada… "Quasi 8mila km – afferma sorridendo – E’ stata, comunque, più lunga la strada fatta di sacrifici, studio, dedizione e passione". Com’è arrivata Radicondoli sulla tua strada?

"Ho conosciuto Radicondoli grazie ad un mio professore, che voglio ringraziare anche in questa occasione. È Roberto D’Autilia, mio insegnante a Roma durante il mio dottorato, ma abita a Monteguidi. Lui essendo venuto a conoscenza tramite la stampa delle opportunità a Radicondoli, mi ha parlato di questa ipotesi".

Qual è il tuo campo?

"Lavoro con l’intelligenza artificiale. Sostanzialmente si tratta di una start up che crea servizi personalizzati basati sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di potenziare la conoscenza e la cultura. Il nostro primo progetto è stato Tadarc. Una app che consente di scoprire la storia e la cultura dell’Italia con il riconoscimento dei monumenti attraverso la fotocamera".

Dopo?

"Mi sono informato sul progetto ‘WivoaRadicondoli’, mi è piaciuto. Ne ho parlato con la mia compagna e siamo venuti a visitare Radicondoli".

Vi è piaciuta?

"Assolutamente uno dei posti più belli che abbiamo mai visto. Tranquillità, serenità, accoglienza, buon cibo, salute ed opportunità di crescere professionalmente. Da Roma a Radicondoli è stato un bel passo, ma abbiamo preferito stare qui, perché ci sono più opportunità. Abbiamo pensato che la nostra start up dovesse aprire proprio a Radicondoli".

Vi siete così spostati tutti e due?

"Abbiamo deciso insieme, 4 mesi fa. Anche lei sta lavorando in smart working e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto vivere qui, con la prospettiva di vivere il futuro con una condizione di vita ottima. Da lì, poi, l’ulteriore scelta di sposarci a Radicondoli".

Lodovico Andreucci