Chianciano Terme, 23 aprile 2025 – “Ho un figlio piccolo, vi prego non fatemi del male”: la testimonianza della cassiera rapinata a Chianciano Terme fa luce sull’accaduto. Una manciata di secondi che sembrano durare un’eternità. È il racconto agghiacciante della giovane cassiera della sala slot di Chianciano Terme, vittima di una brutta rapina avvenuta nella notte di Pasqua.
Erano circa le 22 di domenica quando due uomini, con il volto coperto da passamontagna e armati, hanno fatto irruzione nel locale, puntando una pistola alla tempia della donna. “Dacci tutti i soldi!”, hanno urlato, minacciandola di morte.

“Sono sotto shock – racconta la donna – ho pensato solo a mio figlio, ho pregato che non mi facessero del male. Ho detto loro: ‘Ho un figlio piccolo, vi prego non fatemi del male’. Ho consegnato i soldi che avevo in cassa, sperando che bastassero. Stavano per andarsene, quando è entrato mio marito. Hanno minacciato anche lui, poi sono fuggiti via”.
La testimonianza è lucida e dolorosa. La cassiera, da dieci anni impiegata in quella sala, si è trovata di fronte a una scena che mai avrebbe immaginato, un incubo che ha infranto il senso di sicurezza costruito in anni di lavoro. “Non ho mai avuto paura, anche quando restavo da sola la sera. Ma quella notte è cambiato tutto. Sono sicura che mi osservavano da tempo e hanno scelto un momento in cui il locale era vuoto. Tutto è durato pochi secondi, ma sono stati i più lunghi e drammatici della mia vita”.
I carabinieri stanno indagando sull’accaduto. Anche ieri mattina la macchina dell’Arma era davanti alla sala slot. Le telecamere di sorveglianza sono state acquisite e potrebbero fornire elementi utili per identificare i responsabili a cui si dà ora la caccia.
Intanto, la comunità di Chianciano è scossa. L’aggressione è avvenuta in una zona centrale, a pochi metri da Viale Roma e Piazza Italia, e ha riacceso le preoccupazioni per la sicurezza cittadina. Un episodio che lascia il segno, non solo nella memoria della vittima, ma anche nel cuore di una città che si ritrova improvvisamente vulnerabile.