Siena, 31 luglio 2024 – Non è la prima volta che gli Orti del Tolomei, pieno centro storico, il fazzoletto verde che sovrasta il posteggio Il Campo, è teatro di eccessi. Scritte sui muri, bottiglie spaccate e feste improvvisate. Liti e discussioni che, comunque, non avevano raggiunto il livello di guardia. Quanto accaduto domenica 7 luglio ha invece superato il limite, secondo gli investigatori. L’intervento della polizia – poco prima delle 23 in una città svuotata di senesi anche se in tanti alle 19 avevano assistito all’estrazione a sorte delle Contrade dell’Assunta – aveva attratto l’attenzione. Oggi si scopriranno i dettagli di quanto avvenuto quel giorno e, probabilmente, anche in altre circostanze ad opera di alcuni adolescenti – tre minorenni ed uno invece maggiorenne – di Siena e dintorni. Anche della Valdelsa. Che comunque frequentano la città dove si sono verificati episodi ritenuti gravi visto che qualcuno finito nel loro mirino sarebbe andato in ospedale con il naso fratturato.
Ad indagare sulla vicenda è stata come detto la questura di Siena che, già in passato, si era occupata con successo del fenomeno delle baby gang. Quella della zona di Piazza del Mercato e dei giardini di Salicotto, per esempio, che aveva causato la levata di scudi dei residenti e dei contradaioli. Rapine, furti e lesioni commessi a vario titolo da sei giovani, un fascicolo di 900 pagine, quando venne chiusa l’inchiesta. Poi la vicenda delle baby bulle che salì alla ribalta della cronaca nazionale: picchiavano le coetanee, questa l’accusa.
Le perquisizioni, in questo nuovo troncone, sono scattate ieri mattina quando le forze dell’ordine, coordinate dalla procura presso il tribunale per i minorenni di Firenze e da quella di Siena, si sono recate a casa degli indagati. Si tratta di tre minorenni (nei confronti di uno dei giovanissimi sarebbe scattata la misura cautelare in carcere) mentre uno del gruppo è già maggiorenne. Le accuse spaziano a vario titolo dalla rapina al furto alle lesioni. Sarebbe stato proprio il 7 luglio scorso che chi passava all’altezza degli Orti del Tolomei veniva preso di mira dal gruppetto. Che accerchiava la vittima, aggredita poi con pugni e calci, sarebbero state rotte anche delle bottiglie. Il bottino? In un caso la borsetta di una ragazza, rubata naturalmente, un cellulare ed uno smartwatch.
Sembra che i giovani fossero in realtà monitorati da diverso tempo dalla polizia in città. Insomma volti conosciuti. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati anche cellulari che, una volta analizzati, potrebbero aprire un ’mondo’ agli investigatori. Che oggi spiegheranno della vicenda nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10 alla caserma Piave in via delle Sperandie a Siena.
Al di là delle eventuali responsabilità e del comprensibile sgomento delle famiglie, torna di prepotente attualità anche nella nostra provincia il problema dell’aggressività e del comportamento vessatorio di molti ragazzini. Per motivi futili.