DIMASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Rapolano, attacco dei lupi: "Difendevo il gregge, mi hanno aggredito"

La denuncia di Agostina Cossa dopo l’episodio accaduto venerdì scorso "Non oso pensare cosa sarebbe accaduto se ci fosse stata la mia compagna" .

Rapolano, attacco dei lupi: "Difendevo il gregge, mi hanno aggredito"

Rapolano, attacco dei lupi: "Difendevo il gregge, mi hanno aggredito"

di Massimo Cherubini

Pomeriggio di paura per il titolare dell’azienda agricola "Cossa Agostino" di Rapolano Terme. "Nel pomeriggio di venerdì scorso – scrive – ho subito l’ennesimo attacco al mio gregge e ho dovuto difendermi da ben cinque lupi che stavano sbranando, con una ferocia indescrivibile, i miei armenti". L’allevatore racconta con dovizia di particolari la sua, non prima, esperienza con queste bestie. "Ho sorpreso i tre lupi nell’erba alta: uno di questi manteneva la pecora alla gola, il secondo l’aveva afferrata per la pancia ed il terzo ne stava divorando la coscia mentre era ancora viva. Sono riuscito a colpire, sul collo, con la mia roncola, l’ultimo lupo perché si è girato e, con gli altri, mi stava attaccando. Ho dovuto lottare con tutte le mie forze mentre le bestie mi mostravano i denti". L’uomo stava togliendo il prelibato boccone dalla bocca del lupo, implacabile nei suoi attacchi che porta a danno dei greggi. Attacchi portati da bestie tanto scaltre quanto protette. E’ bene, infatti, ricordare che il lupo è specie protetta dalla legge anche se sta mangiando una pecora ancora viva. "Quando ho visto i tre lupi darsi alla fuga, credevo fosse finita. Invece ne ho visti altri due che stavano rincorrendo il gregge. Uno dei tre miei cani da guardiania è rimasto ferito, non gravemente, per il morso ricevuto da uno dei tre lupi." aggiunge. L’allevatore mostra le fotografie del manico della roncola macchiato di sangue. "Non si può descrivere con le sole parole – scrive ancora Agostino Cossa – la ferocia di questi lupi e/o ibridi. Vi posso solo dire che è inimmaginabile e si è consapevoli, nell’affrontarli, di trovarsi tra la vita e la morte. Non posso neppure pensare cosa sarebbe accaduto se si fosse trovata lì la mia compagna che, abitualmente, conduce il gregge dalla stalla sino ai pascoli in quel di Asciano".

Non un caso, non il primo caso, sia nell’azienda di Agostino Cossa sia in altre aziende del territorio provinciale. Casi di attacchi che non si riesce a frenare. Anche perché, come detto, la legge tutela i lupi. "Già in passato, come verbalizzato dalla Polizia Provinciale- ho dovuto affrontare tre lupi, uno di questi aveva afferrato una pecora per il collo e la stava trascinando nel fossato con una forza indescrivibile mentre gli altri due lupi osservavano alla distanza. Avevo allora, con me, solo una canna di bamboo ed una piccola falcetta e sono riuscito, con grande difficoltà e con forte determinazione e dose di coraggio, a far mollare la preda". Il problema non trova, come detto, soluzioni. Perché non facili sono gli strumenti di tutela dei greggi nonostante le ripetute aggressioni.