Rapolano, Serre, Asciano, ma anche Volterra, il pisano, Viareggio e tutta la Toscana protagonista al Giro d’Italia. Una vetrina sul mondo di grandissimo prestigio non solo per gli amianti del ciclismo ma, più in generale, per un territorio intero. Per la cronaca sportiva il successo è andato allo spagnolo Pelayo Sanchez ma a trionfare è stata Rapolano e tutte le terre di Siena che hanno fatto molto più che da semplice sfondo alla carovana rosa.
Al di là della corsa, Rapolano e tutti i territori attraversati dal Giro hanno vissuto una giornata di festa. In particolare Rapolano, sede per la prima volta nella sua storia di un arrivo di tappa. Qui l’euforia è stata contagiosa, empatica, trascinante ed entusiasmante per tutta la giornata, ma anche prima, da quando cioè si iniziavano ad allestire i preparativi per l’arrivo di tappa.
Tutto il paese si è colorato di rosa e tutte le associazioni del territorio hanno dato il proprio contributo a logistica e accoglienza per ospiti e autorità presenti all’evento. Ma, più significativo, tutta la popolazione ha partecipato spontaneamente all’evento, con trasporto ed emozione. Una festa naturale e popolare come forse solo il Giro d’Italia sa dare: tutti hanno preso parte al grande evento, organizzando ritrovi colorati di rosa per amici e partenti ma anche per chi veniva da fuori. È stata la popolazione locale a trascinare il clima di festa, aiutato dagli eventi collaterali che si sono svolti nella zona del Villaggio del Giro nei pressi dello stadio comunale. Tra questi l’arrivo del Giro-E partito da Siena e arrivato a Rapolano attorno a mezzogiorno con circa 120 partecipanti a bordo di bici elettriche.
Poi c’è stato lo spettacolo sportivo che ha ripagato abbondantemente la passione dei locali, con una tappa di grandi emozioni dal primo all’ultimo dei 180 chilometri percorsi. Il successo è andato allo spagnolo Pelayo Sanchez: una vittoria in volata che ha premiato il giovane ciclista iberico, davanti al francese Julian Alanphilippe (ex campione del mondo nel 2020 e 2021), tra i più attesi oltre che tra i più attivi di giornata.
Insieme a loro l’australiano Luke Plapp che fino agli ultimi chilometri ha cercato di strappare, almeno momentaneamente, la maglia rosa al fenomeno sloveno Tadej Pogacar. Però, tra Asciano e Serre, prima della temibile Salita dei Poveri, il distacco tra fuga e gruppo si è assottigliato in maniera tale da non consentire scossoni alla classifica generale. Da parte sua, Pogacar è rimasto in gruppo, preferendo amministrare energie e risorse, visto che quella che arrivava a Rapolano era solo la sesta tappa del Giro 2024.
"È stata davvero una giornata dura, gli sterrati sono stati molto impegnativi - ha detto a caldo Pogacar -. Sono super contento. È stata una tappa molto dura e impegnativa, una giornata senza respiro". Queste invece le prime parole del vincitore di tappa Pelayo Sanchez. Una vittoria con brivido finale, considerando che, all’ingresso ad Asciano, lo spagnolo ha rischiato di andare dritto ad una rotonda. Ma tutta la tappa ha regalato grandi emozioni sin da subito.
Le prime fughe si sono viste a Volterra dopo il primo dei due Gran Premi della Montagna. Il tragitto prevedeva anche una dozzina di chilometri di sterrato, immancabili nella patria delle Strade Bianche. Ma le vere emozioni sono arrivate negli ultimi chilometri, a ripagare il grande pubblico che ha riempito con calore le strade e le vie attorno al traguardo. In tal senso il successo è stato totale e di tutti. Così come la grande festa di Rapolano.