Reati, la percezione dei residenti: i dati del sondaggio

Un sondaggio a Poggibonsi rivela che la maggioranza si sente sicura di giorno, ma meno di notte. Le ragazze adolescenti sono considerate più vulnerabili. La stazione è il luogo meno sicuro. I reati più diffusi sono vandalismo e spaccio. Gli intervistati desiderano più presenza delle forze dell'ordine. La città è considerata sicura, ma con margini di miglioramento.

Reati, la percezione dei residenti: i dati del sondaggio

Reati, la percezione dei residenti: i dati del sondaggio

Nell’ottica di indagare se i poggibonsesi si sentano sicuri in città abbiamo somministrato un sondaggio a 50 intervistati selezionati per fasce d’età: hanno risposto in 26 tra 13 e17 anni, 15 tra 18 e 25,17 della fascia 26-50 e 22 con più di 50 anni. Il 95% degli intervistati si dichiara sicuro a frequentare la città in orario diurno, solo 4 persone infatti si sentono poco sicure, ma si arriva fino a 30 se si fa riferimento alla notte. I più vulnerabili sono gli adolescenti: in particolare per il 50% degli intervistati, sono le ragazze a correre maggiori rischi. Per quanto riguarda i luoghi, la stazione è ritenuto il meno sicuro dal 70% degli intervistati, seguito dal Vallone, dal sottopassaggio e dal centro storico. Chiedendo poi quali fossero i reati più diffusi in città il 30% ha risposto vandalismo o spaccio, il 10-15% risse o furti, il resto molestie, violazione della privacy, stalkeraggio. Quasi la metà degli intervistati ha dichiarato di essere stata testimone di infrazioni (risse) e il 75% ha affermato di non esserne mai stato vittima. La restante percentuale dichiara di aver subito borseggi, furti in casa e cat calling. Gli intervistati, pur sentendosi sicuri a Poggibonsi (soltanto il 15% non lo è), apprezzerebbero un maggiore dispiegamento di forze dell’ordine. I dati raccolti hanno reso possibile constatare che la percezione generale della cittadinanza conferma le informazioni fornite dal Dirigente Manganelli: l’indagine ha mostrato che Poggibonsi è una città sicura, sia per chi ci vive che per chi "pensa a risolvere i nostri problemi" (cit. Manganelli).