
. caso del recupero del padiglione Conolly torna protagonista in Consiglio comunale
Il caso del recupero del padiglione Conolly torna protagonista in Consiglio comunale. A riportare all’attenzione dell’aula la mancata riqualificazione dell’edificio, il consigliere comunale Vanni Griccioli del gruppo ’Per Siena: "Nell’aprile 2024 fu presentata dal sottoscritto in Consiglio una delibera tesa a coinvolgere tutto il consesso per la salvaguardia dell’importante struttura denominata Conolly all’interno dell’ex Ospedale psichiatrico – evidenzia Griccioli –. All’esame dell’aula tale delibera fu approvata a maggioranza con una importante dichiarazione del sindaco Nicoletta Fabio, che si disse personalmente interessata alla problematica".
Il consigliere civico continua: "A seguito anche di questo, si prospettò la possibilità di firmare un protocollo di intesa fra Asl, proprietaria del bene, Università degli Studi e Comune di Siena, di cui fu fatta girare anche una bozza, ma in tale documento non c’era alcun impegno di spesa, bensì solo una dimostrazione di interesse". Di qui l’interrogazione: "Si chiede se tale procedura è andata avanti arrivando alle firme, visto che a oggi non se ne sente più parlare – incalza Griccioli –. Se l’amministrazione comunale è informata del fatto che l’Archivio Storico delle cartelle cliniche del vecchio manicomio, considerato da molti studiosi e ricercatori un ricco giacimento culturale, è stato, nelle more dei lavori che interessano il centro di Salute Mentale e il nuovo Hospice, spostato a Corciano (Perugia), rendendolo ormai da diversi mesi non più consultabile".
Il padiglione Conolly viene annoverato tra i gioielli architettonici della città, in quanto realizzato dall’architetto Azzurri fra il 1875 e il 1877. Denominato ’Reparto degli agitati’, il Padiglione era stato costruito in osservanza al criterio della rigorosa separazione dei sessi articolandosi in due ali di celle. Una circolare per il settore femminile fu denominata Conolly dal nome dello psichiatra inglese, primario del manicomio di Hanwell (attuale West Londonn St. Bernard’s Hospital). All’epoca il sindaco Nicoletta Fabio in aula aveva accolto "volentieri l’atto di indirizzo di Griccioli": "Io stessa avevo firmato per candidare il Padiglione Conolly tra i ’Luoghi del cuore’ del Fai, perché vorrei diventasse uno spazio di ricerca prospettiva e di creatività – aveva ricordato –. Ho già fatto un tavolo informale con Asl e Università alcuni mesi fa e ho ricevuto anche alcuni cittadini. Con tutta la cautela del caso, è doveroso riprendere i contatti già avviati".
Il Comune di Siena aveva anche evidenziato che "le potenzialità di sviluppo e valorizzazione derivanti dal recupero della struttura possono offrire una gamma di soluzioni sul piano strategico anche con riguardo agli interessi culturali ed economici della città". Inoltre Palazzo pubblico aveva ammesso che "l’intervento di riqualificazione accresce l’identità del territorio". Vista quindi l’importanza storico-architettonica del complesso e il grave stato di incuria in cui si trova al momento, il Comune era diventato promotore della valorizzazione dell’immobile, puntando alla realizzazione di un polo culturale poliedrico di ricerca, informazione, consulenza, cura e progettazione, anche alla luce delle nuove opportunità fornite dall’intelligenza artificiale.
L’atto in Consiglio era stato approvato con 22 voti favorevoli (FdI, Lega, Movimento civico senese, Sena Civitas e tutta l’opposizione). Non avevano partecipato FI-Udc e Le Biccherne, presidente del Consiglio Ciacci compreso. Ora il caso del padiglione Conolly torna in aula.
C.B.