REDAZIONE SIENA

Reindustrializzazione del sito Beko: "I docenti dell’Ateneo sono pronti"

Il rettore Di Pietra al presidio con la presidente della Provincia Carletti, consigliere regionali e comunali

Il rettore dell’Università degli studi di Siena, Roberto Di Pietra, durante la visita al presidio dei lavoratori Beko davanti ai cancelli della fabbrica Presenti anche la presidente della Provincia, Agnese Carletti, e le consigliere regionali Pd, Paris e Rosignoli

Il rettore dell’Università degli studi di Siena, Roberto Di Pietra, durante la visita al presidio dei lavoratori Beko davanti ai cancelli della fabbrica Presenti anche la presidente della Provincia, Agnese Carletti, e le consigliere regionali Pd, Paris e Rosignoli

Nella lunga battaglia dei lavoratori di Beko per la salvaguardia del proprio posto di lavoro, la prossima tappa importante è fissata per mercoledì, quando il ministro Adolfo Urso incontrerà il Comune di Siena e la Regione per parlare dell’immobile di viale Toselli. Ha qualcosa da dire a riguardo la presidente della Provincia Agnese Carletti, che ieri mattina, si è recata al presidio in viale Toselli, dove regna ormai un clima di sconforto. "Credo che sia l’ora di smetterla di parlare degli immobili, è un alibi – ha commentato Carletti –. Vogliamo che l’azienda e il Governo si prendano degli impegni per il sito, che deve continuare a lavorare con Beko o senza. L’azienda non deve chiudere la produzione finché non si sarà assunto il dovere di trovare un altro soggetto industriale".

Sulla stessa linea la segretaria provinciale Fiom Cgil Daniela Miniero: "E’ un alibi e questo dimostra tutta la loro incompetenza, perché la multinazionale il 10 febbraio ha detto che lo stabilimento non è un problema, rappresenta poco meno del 10% delle perdite e che anche se anche glielo regalassero c’è una volontà di politica industriale a non continuare – ha spiegato –. Ci sono due responsabili in questa partita: il Governo e la multinazionale". Nell’attesa dell’incontro di mercoledì prevalgono ancora una volta preoccupazione e rabbia fra lavoratori e sindacati, per nulla scalfiti dall’annuncio del viaggio in Turchia del ministro Adolfo Urso, che anzi viene accusato da più parti per aver spinto a fare affidamento su un inapplicabile Golden power. "Ha sbagliato a dichiarare che era un elemento che poteva salvare salvaguardare posti di lavoro e siti produttivi – ha commentato Massimo Martini, segretario provinciale Uilm Uil –. Lunedì il Governo ha dimostrato di non essere all’altezza della situazione. Adesso aspettiamo l’incontro di mercoledì prossimo dove ci aspettiamo che le nostre istituzioni, governo, comune e regione, abbiano la capacità di trovare una sintesi e di dare un futuro di sito industriale a questo immobile".

Anche il rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, che nell’ultimo Senato accademico si era impegnato nella creazione di quel progetto di reindustrializzazione che sta diventando piano piano il cuore della battaglia dei lavoratori, è andato ad incontrare i lavoratori al presidio. "La vertenza riguarda la città, quindi diamo un contributo di competenze. I nostri docenti possono dare una mano a un possibile tavolo interistituzionale. Abbiamo già qualche professore che si è reso disponibile – ha dichiarato il rettore –. Ho scritto al sindaco, alla presidente della Provincia e al prefetto per informarli. Quindi, se riterranno di convocare qualcuno di questi docenti, loro saranno ben lieti di partecipare a eventuali tavoli che verranno convocati". In visita al presidio anche la consigliera regionale Pd, Elena Rosignoli: "Dobbiamo valutare l’applicabilità della legge regionale sui Consorzi – ha detto –. Credo però che prima di esporsi sia opportuno valutarne la vera fattibilità". Le ha fatto eco la collega Dem Anna Paris: "Non è una legge di facile applicazione – ha avvertito –, ma abbiamo un Ateneo che si è reso disponibile. L’Università deve creare un nuovo processo produttivo, una nuova idea industriale". Nel frattempo è la politica a muoversi: "Alcuni operai ci hanno chiesto se tutte le opposizioni insieme in Parlamento possano o no presentare un atto di sfiducia nei confronti del ministro Urso – ha annunciato la consigliera comunale del Partito democratico, Anna Ferretti, anche lei in visita in viale Toselli –. La verità è che hanno illuso i nostri lavoratori, per poi dire loro che il 31 dicembre 2025 ‘scadranno’. Hanno preso in giro tutta Siena". Intanto Alberto Prunetti, autore di ’Amianto. Una storia operaia’ e l’ultimo romanzo ’Troncamacchioni’, sarà a Rosia con gli operai Beko e Gkn per una cena di raccolta fondi il 22 febbraio.

Eleonora Rosi