La Vergine Maria e il San Giovanni Evangelista di Giovanni di Paolo torneranno nel museo dell’Opera del Duomo di Siena, dopo un lungo restauro reso possibile grazie al Rotary Siena Est. Due tavole, provenienti dall’oratorio dei Santi Giovannino e Gennaro, che originariamente facevano parte di una stessa opera e che sono state poi ritagliate. Le condizioni in cui versavano non erano delle migliori, perché oltre all’intervento che le ha separate dalla conformazione originaria, che presentava sicuramente al centro un Cristo verso il quale erano rivolte le due figure, negli anni erano state danneggiate anche da una caduta, per non contare poi precedenti restauri eseguiti senza troppo mestiere.
L’intervento è stato condotto da Cecilia Caporali, restauratrice dell’Opera della Metropolitana, che si è presa cura di questi capolavori assieme a un team di professionisti: il tecnico del restauro Daniele Butti; il restauratore Ciro Castelli; Ilaria Muzii per le ricerche storiche; Enrico De Benedetti che ha sovrinteso le operazioni. Le analisi scientifiche sono state condotte da Bruno Bruchi, Andrea Sbardellati e Teobaldo Pasquali. La funzionaria restauratrice Letizia Nesi e Isacco Cecconi della Soprintendenza hanno seguito passo dopo passo il restauro.
"Purtroppo – spiega Caporali – il manto della Madonna è stato ridipinto nel Settecento da un pittore non molto bravo. E negli anni Settanta, quando sono state musealizzate, il restauratore che le ha pulite ha tolto anche un po’ di colore. Le condizioni in cui versavano le due opere non erano buone". L’idea è partita dal Rotary Siena Est, il cui presidente era al tempo Lorenzo Gaeta, che ha ricoperto il ruolo tra il 2021 e il 2022, per un anno, come avviene sempre per il Rotary. "Questo ‘service’ – racconta l’ex presidente – è partita in un momento difficile, quello della pandemia, in cui tutte le iniziative erano rivolte a scopi sanitari. A un certo punto abbiamo deciso di recuperare anche uno scopo culturale". Dopo una lunga fase di preparazione, l’intervento di restauro ha quindi reso di nuovo interamente leggibili le due tavole, restituite alla pubblica fruizione di studiosi, appassionati d’arte e visitatori.
"La scelta di queste due tavole di Giovanni di Paolo è sicuramente importante – ha sottolineato la storica dell’arte Laura Bonelli, socia del club Rotary – perché si tratta di uno degli artisti più rappresentativi del Quattrocento senese. Le sue opere sono esposte anche al Metropolitan di New York, al Louvre di Parigi e, ovviamente, nella nostra Pinacoteca".
"L’Opera della Metropolitana – dichiara il rettore, Giovanni Minnucci – è molto grata al Rotary Siena Est, per la grande e tangibile attenzione riservata alle attività dell’istituzione, così consentendo il raggiungimento di risultati indiscutibili per la tutela e la conservazione del nostro patrimonio artistico".
"La proficua conclusione del progetto di restauro delle opere di Giovanni di Paolo – afferma l’attuale presidente del Rotary Siena Est, Piero Florio, – ha indotto me, il consiglio direttivo e i soci a continuare e approfondire il rapporto di collaborazione con l’Opera, lanciando un nuovo ‘service’ volto al recupero di un altro bene, che potremo individuare di comune accordo, nella certezza che questa collaborazione possa contribuire alla conservazione e allo sviluppo del patrimonio culturale della nostra città".
Riccardo Bruni