MARCO BROGI
Cronaca

Riapre il Roncalli, entrano in azione i tutor

Dopo una settimana di stop sono riprese le lezioni per 1.100 studenti. Controlli anti-assembramento in entrata e all’uscita da scuola

di Marco Brogi

Dopo uno stop di una settimana, ieri al Roncalli-Sarrocchi di Poggibonsi, con oltre 1.100 studenti uno degli istituti superiori con il più alto numero di iscritti del territorio, sono riprese le lezioni in presenza. Visto l’elevato rischio di contagi, con il ritorno sui banchi è stato riattivato ’Ti Accompagno’, il progetto per gestire i flussi di studenti sui mezzi di trasporto. Progetto che coinvolge tutor, agenti di polizia municipale e volontari dei Rioni cittadini alle fermate più sensibili, ovvero in piazza Mazzini, e presso la scuola.

"L’obiettivo – spiega l’assessore alle Politiche Educative Susanna Salvadori – è evitare assembramenti". Volontari e tutor saranno presenti all’entrata e all’uscita del Roncalli e alle fermate più con più studenti: il compito dei tutor? Accertarsi che i ragazzi indossino le mascherine; fare in modo che salgano sul pullman evitando di assembrarsi e di attendere il successivo che potrebbe poi risultare sovraffollato. Per quanto riguarda gli orari, la sorveglianza sarà attiva in piazza Mazzini dalle 7.20 alle 8.20 e presso l’Istituto negli orari di uscita degli studenti: dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 14 e il sabato dalle 12 alle 13. "La Regione ha introdotto contestuali limitazioni nell’attività scolastica nei Comuni in cui sono emerse le particolari situazioni – afferma il sindaco David Bussagli –. Decisioni in alcuni casi anticipate da scelte dei sindaci e quindi confermate dalla Regione, come prevede il Dpcm. Poggibonsi non presenta queste situazioni e le scuole saranno aperte. È vero. È tutto complesso e di certo il meccanismo non è perfetto soprattutto perché il virus circola insieme a noi e il nostro è un territorio con un livello di interconnessione forte, non solo verso Siena ma anche verso Firenze".

E ancora: "Le persone si spostano. Lo fanno quotidianamente, per andare a scuola e a lavoro – aggiunge Bussagli – Questo, a mio avviso, occorre sempre tenerlo presente, assumendo decisioni coerenti e non perdendo mai di vista l’equilibrio necessario. Questo proviamo a fare ormai da un anno, tutti. I dati sull’andamento epidemiologico ci dicono che siamo in zona arancione". Bussagli conclude con un appello al senso di responsabilità: "Saranno in vigore comunque restrizioni alla mobilità, al lavoro, alle relazioni. Rispettiamole e ricordiamo che sono i comportamenti individuali, sempre, a fare la differenza".