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"Ricetta anti-tristezza post vacanze. Basta pensare alla prossima pausa"

I consigli dello psichiatra Andrea Fagiolini per affrontare il rientro al lavoro o dei ragazzi a scuola "Si può parlare di stress da ferie. Occorre un approccio graduale e equilibrato e buona gestione del tempo" .

E’ sempre faticoso il ritorno dalle vacanze (foto d’archivio)

E’ sempre faticoso il ritorno dalle vacanze (foto d’archivio)

Le ferie portano giovamento o fanno male? Sicuro il rientro dopo la pausa vacanziera è difficile per tutti. "Si può sicuramente parlare di stress da vacanze", conferma il professor Andrea Fagiolini (foto in alto), ordinario di psichiatria e direttore Dipartimento Salute Mentale alle Scotte.

"Le vacanze – spiega lo psichiatra – sono generalmente associate a rilassamento e divertimento ma molte persone si trovano sotto stress prima, durante e dopo le ferie. Questo può derivare da vari fattori, come la pressione di organizzare un viaggio, il desiderio di sfruttare al meglio un periodo così aspettato, le dinamiche familiari quando si condivida 24 ore al giorno con persone di famiglia che, fuori dalle vacanze, sono impegnate anche in altre attività. E poi, naturalmente, l’ansia e il dispiacere legati al rientro alla routine quotidiana. In alcuni casi, le aspettative alte possono portare a delusioni o tensioni, soprattutto quando le cose non vanno come previsto".

Nuove motivazioni per riprendere il lavoro o al contrario demotivazione?

"Da un lato, una pausa ben sfruttata può ricaricare le energie e fornire nuove motivazioni. Una mente riposata è più creativa e produttiva e il distacco dal lavoro può favorire la nascita di nuove idee e prospettive. Tuttavia, se il rientro è visto come una brusca interruzione del relax e della libertà, può generare demotivazione. Questo succede soprattutto se, prima delle ferie, si è insoddisfatti della situazione lavorativa. Il fenomeno è noto come ’post-vacation blues’, ‘tristezza post vacanze’ e può rendere difficile riadattarsi alla routine quotidiana".

E per i ragazzi?

"Il rientro a scuola può essere vissuto in modo ambivalente. Da una parte, c’è l’entusiasmo di rivedere i compagni, di riprendere le attività scolastiche e di vivere nuove esperienze. Dall’altra, può esserci un certo livello di ansia legata ai compiti che avrebbero dovuto essere fatti in vacanza e alla ripresa delle responsabilità scolastiche, specialmente se l’anno precedente è stato impegnativo o se si devono affrontare nuove sfide, come il passaggio a un grado scolastico superiore o, peggio, I debiti formativi. Per molti giovani, l’adattamento alla routine scolastica dopo le vacanze estive può essere un po’ difficile. L’importante è imparare a vedere la scuola come un luogo di piacere e imparare a considerare la cultura e l’apprendimento come una ricchezza. I genitori e i docenti possono fare molto per insegnare ai ragazzi questa prospettiva.

Qualche consiglio su come affrontare la ripresa?

"Un approccio graduale, più ottimistico e positivo possibile. Dunque cercare di rientrare nelle abitudini precedenti, nella routine, in modo graduale, evitando di sovraccaricarsi di impegni subito. Poi pianificare: organizzare la settimana con anticipo, fissando obiettivi realistici e gestibili e cercando di programmare anche qualcosa di piacevole; se possibile, un weekend di ‘mini vacanza’ subito dopo il rientro. Importante l’attività fisica: il movimento aiuta a ridurre lo stress e a migliorare l’umore e, fatto in compagnia di amici, conoscenti aiuta la motivazione. Inoltre dedicare tempo a se stesso, anche dopo la ripresa delle attività: mantenere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata è essenziale per evitare il burnout. Infine cercare di mantenere un atteggiamento positivo, concentrandosi sugli aspetti che piacciono del lavoro o della scuola. Insomma con un approccio graduale e equilibrato e una buona gestione del tempo, il rientro dalle vacanze può essere meno pesante e diventare un momento di rinnovata energia e motivazione, piuttosto che una fonte di stress. In attesa della successiva vacanza, anche breve, da programmare prima possibile".

Paola Tomassoni