Arrivano verso le 9.30. Tante persone. Troppe per non dare nell’occhio. Perché sono in Massetana Romana, piena zeppa di uffici e con un traffico infernale, a maggior ragione il lunedì mattina. Soprattutto per il fatto che si dirigono in un cantiere, bloccato il 4 settembre scorso dai sigilli a tre mesi dall’inaugurazione che sarebbe dovuta avvenire a dicembre. Quello del mastodontico centro commerciale Esselunga, che oltre all’area di vendita annoverava anche due sale cinematografiche. Una macchina della polizia municipale posteggia all’ingresso dove tutto è rimasto come il 4 settembre scorso. Scendono due agenti. C’è anche, seppure in borghese, un uomo dell’Arma. L’inchiesta è infatti condotta a quattro mani dal Nucleo di polizia edilizia della Municipale e dal nucleo investigativo, appunto, del gruppo del gruppo carabinieri forestali.
A colpire subito è un enorme drone che viene utilizzato per le riprese dall’alto. Tecnologia sempre più utilizzata in edilizia in quanto consente di cristallizzare lo stato dell’arte con massima precisione visionando anche parti difficilmente visibili o accessibili. In breve a ciò si aggiunge anche un laser scanner, come quelli che vengono utilizzati per i rilievi degli incidenti stradali, utile per restituire il manufatto edilizio tramite la creazione di modelli tridimensionali. L’addetto si mette in punti diversi, di fronte al cantiere, all’esterno, e poi anche all’interno. Altri uomini spuntano ogni tanto nelle scale del centro commerciale. Fotografano. Appare chiaro che si tratta di un sopralluogo volto a cristallizzare il complesso commerciale a trecentosessanta gradi. A mezzogiorno passato esce dal cantiere anche un consulente che però si allontana. Uscirà poco dopo le 13 dalla procura. Restano invece gli altri tecnici, prolungandosi fino al pomeriggio inoltrato. Una cosa è certa: l’edificio è stato misurato e vivisezionato al centimetro. A conferma che prosegue il braccio di ferro fra le parti, in attesa di un probabile ricorso in Cassazione dopo che il riesame (non ci sono ancora le motivazioni), il 23 settembre scorso, ha rigettato la richiesta di dissequestro del centro commerciale. La procura in una nota del 4 settembre scorso parlava di una presunta "lottizzazione abusiva materiale" sanzionata dall’articolo 44 comma primo lettera C del dpr 2001.
La.Valde.