L’inverno contradaiolo ha alcuni punti su cui lavorare in modo corale: i tempi sono maturi, e forse non più prorogabili, sull’inizio dell’iter per il rinnovo dei costumi del Corteo Storico, sia da parte dei diciassette rioni che da parte Comunale. Sono passati più di venti anni dal quel duemila in cui il Corteo raggiunse il suo massimo per eleganza e richiami rinascimentali. Adesso è tempo di lavorare al rinnovo, il tutto in giorni, economicamente parlando, assai diversi. Ne parliamo con il Rettore del Magistrato delle Contrade, Emanuele Squarci: "Le Contrade già hanno cominciato a ragionarci prima del contributo che ci è arrivato dalla Fondazione Mps di 500 mila euro. E’ ovviamente una cifra relativa, circa 30mila euro a rione, ma su cui cominciare a progettare il rinnovo. E’ tempo che questa riflessione – prosegue il Rettore – diventi un vero e proprio iter di progetti e poi di realizzazione. Fondamentale sarà il confronto con l’Amministrazione Comunale. Quando ci è arrivato il contributo eravamo nell’ultimi mesi del precedente governo cittadino, abbiamo quindi aspettato il nuovo sindaco e la sua Giunta". Quindi in autunno-inverno vedremo l’inizio di questo viaggio? "Mi auguro di sì, vogliamo sciogliere alcuni nodi fondamentali per avviare l’iter. Come intende muoversi il Comune e quale orientamento seguiremo, ovvero se questo sarà un rinnovo totale o solo parziale, se riguarderà il riadattamento dei precedenti costumi, ad esempio mantenendo l’oggettistica che ha i costi maggiori, o si passerà, dai bozzetti da fare, ad un rinnovo totale". Quindi è principalmente una questione economica? "Non soltanto – aggiunge Squarci- perché la chiusura in Italia di molti artigiani del settore, ci condurrà alla ricerca di nuovi soggetti con cui confrontarci per realizzare le monture. Non facili da trovare. Oltre ovviamente ai costi che saranno sempre più alti". Ipotizzando un intervento intorno ai duecentomila Euro per Contrada, è ovvio che tutto questo diventa prioritario, la spesa più importante da sostenere. Anche qui, da rione a rione, la situazione appare frastagliata. Qualche Contrada ha già accantonato una considerevole somma, altre meno. I tempi se davvero si partirà questo inverno? "Almeno cinque anni, senza considerare intoppi burocratici ed economici. L’importante è fare un lavoro che resti nel tempo"
Massimo Biliorsi