Rinnovo del contratto del Turismo. Rotte le trattative, scatta lo sciopero

Giovedì prime otto ore di stop e presidio davanti a Confindustria Firenze

Rinnovo del contratto del Turismo. Rotte le trattative, scatta lo sciopero

Giovedì prime otto ore di stop e presidio davanti a Confindustria Firenze

"Dopo la rottura delle trattative dello scorso novembre con relativo sciopero a dicembre 2023, il negoziato con Aica Federturismo e Confindustria si interrompe un’altra volta – annuncia Mariano Di Gioia (foto), segretario generale della Filcams Cgil di Siena – con posizioni irrispettose e irresponsabili le due controparti si accaniscono contro i lavoratori del turismo". "Ormai sono sei anni che è scaduto il contratto, le retribuzioni sono lontane dall’attuale costo della vita – continua Di Gioia – mentre la stagione estiva sta registrando presenze turistiche straordinarie, a vantaggio delle aziende del settore, per le associazioni datoriali non è giunto ancora il momento di riconoscere miglioramenti economici e normativi agli addetti che operano nelle imprese alberghiere e per i tour operator".

"Confindustria e Aica Federturismo non solo non hanno voluto il rinnovo del contratto, ma hanno messo in discussione diritti già acquisiti – prosegue il segretario – facendo formale richiesta in pejus di temi come l’apprendistato, la flessibilità dell’orario e il tempo determinato, oltre a chiedere la reperibilità, mentre hanno respinto di fatto tutte le richieste dei sindacati". Di qui un pacchetto di 16 ore di sciopero, le prime 8 saranno giovedì con un presidio a Firenze davanti alla sede di Confindustria (ore 10.30).