di Laura Valdesi
SIENA
Se il 25 ottobre 2020 ci fu una rissa in Piazza del Campo, quando volarono bottiglie, bidoni della spazzatura e sedie, i quattro ieri sotto processo – due senesi ed altrettanti fiorentini – non vi avevano preso parte. Non hanno nulla a che vedere con il ferimento di un ragazzo, uno studente, alla Croce del Travaglio che aveva riportato trauma cranico e una ferita alla mano. Era stato preso da quattro ragazzi, raccontò all’epoca dei fatti, gli tirarono calci e pugni. Uno gli spaccò il bicchiere sulla mano. La scintilla del presunto parapiglia, però, non sarebbe stata alla Croce del Travaglio ma in Piazza dover sembra che alcuni supporter viola intonarono cori vicino ad un locale dove molti stavano prendendo l’aperitivo. Era il periodo in cui ancora vigevano molte restrizioni per via della pandemia.
I carabinieri avevano aperto un’inchiesta che ha poi portato alla citazione diretta a giudizio di sei persone. Due uscite già da tempo dal processo, altrettanti fiorentini erano accusati invece della rissa nel corso della quale sarebbe stato assestato il pugno in testa e poi alla mascella ad un ragazzo. "Assoluzione per non aver commesso il fatto", ha chiesto ieri per tutti il pubblico ministero. E’ emerso in aula che uno degli accusati, mentre si sarebbero svolti i fatti, veniva sanzionato dai carabinieri per il mancato rispetto delle norme anti-covid. "Non si capisce bene com’è evoluta la rissa e dove è avvenuta – rivendica l’avvocato Alessandro Betti che assisteva i due giovani senesi –; lo stesso ferito non vede nessuno che si picchia". Breve la camera di consiglio del giudice Francesco Cerretelli: tutti assolti, il fatto non sussiste.