REDAZIONE SIENA

Rita Ceccarelli: dalla radio al teatro e guida turistica a Siena

Rita Ceccarelli, un viaggio artistico tra radio, teatro e guida turistica a Siena, con passione e originalità.

Rita Ceccarelli nelle vesti di guida turistica nel centro storico di Siena

Rita Ceccarelli nelle vesti di guida turistica nel centro storico di Siena

SIENACi sono persone che, come Rita Ceccarelli, si sono inventate un mestiere che mette assieme vocalità, recitazione, divulgazione turistica e hanno creato, a dispetto anche di una città a dir poco disattenta, un personaggio che si distingue per originalità e passione. La vediamo spesso correre qua e là per il Centro a capo di un gruppo di turisti, magari ci riappare con abiti trecenteschi per raccontarci del Santa Maria o altre meraviglie. Poi la riscopriamo in teatro in curiosi ed impegnativi allestimenti. Ma è sempre lei, con l’entusiasmo con il quale, nel 1976 cominciò come speaker radiofonico ad Antenna Senese. Ed infondo a via Peragna alcuni di noi l’hanno conosciuta. Radio, teatro, cinema e la guida turistica. Cominciamo dall’inizio, dalla radio, cosa ricorda di quella prima avventura? La musica primo amore artistico?

"La radio è l’inizio di tutto, incredibilmente la recente canzone di Jovanotti corrisponde perfettamente alla mia nascita artistica e di persona adulta. Un giorno dell’estate del ‘76 quando dissi a me stessa: ’Ehi, diventa quello che sei, non come vogliono loro, se trovi la tua voce sarà un piacere!’"

Come è arrivata da essere speaker alla recitazione?

"L’incontro con altre anime creative alla radio mi ha stimolato a portare le parole sul palco, insieme al corpo. Dalle commedie radiofoniche al Piccolo Teatro di Margherita Sergardi, ho studiato teatro con tutte le compagnie storiche locali e non, con registi di fama internazionale e senesi. Tra tutti, Giuliano Lenzi è stato e rimane il mio padre artistico. Con lui Fedra di Seneca, Giorni felici di Beckett e La Artusi di Romagnoli".

Quali le esperienze teatrali più belle?

"Come faccio a riassumere oltre quaranta anni? La voglia di crescere mi ha fatto vivere emozioni diverse, sin dagli anni ‘80 quando Beppe Ghiglioni mi invitò a far parte del suo gruppo a Firenze, poi il teatro fisico e provocatorio di David Glass, geniale, e Gl’Ingannati, che ha inaugurato il teatro dei Rinnovati dopo il restauro nel 2009, un onore".

E poi la guida turistica, che è un po’ divulgazione ma anche recitazione e socialità.

"Innamorata della mia città, della storia e dell’arte, volendo rimanere qua, ho trovato la mia dimensione nella professione di guida turistica, un teatro di relazione e narrazione quotidiano, con un pubblico sempre imprevedibile e internazionale, un’opportunità di scambio umano e culturale. Amo questa professione, qualche volta mi trasformo e divento anche guida-attrice!".

Prossimo impegno?

"Con la compagnia Ensarte, dopo aver felicemente raccontato le storie delle donne di Maremma, siamo ora al tempio di Delfi con una riscrittura di Martina Guideri da Dürrenmatt, autore di fantastici radiodrammi per l’appunto! Lo spettacolo è ironico e tagliente, si chiama ’Inventa te stesso’, con un gruppo di fantastiche attrici senesi. A breve ripresentiamo anche La Artusi, storia della sventurata Gertrude, sorella del famoso storico della cucina".

La situazione a Siena dello spettacolo? Cosa manca?

"Si fatica a crescere, mancano occasioni e spazi dove lavorare. Ci si ingegna per resistere economicamente in una jungla di bandi, in un panorama dove pubblico e organizzatori si appoggiano a nomi facili e compiacenti. Sarebbe auspicabile poter investire in progetti di educazione allo spettacolo dal vivo che formino artisti e pubblico".

Massimo Biliorsi