REDAZIONE SIENA

Robur Squadra e tifosi puliscono la zona stadio

I giocatori del Siena Fc, accompagnati da tifosi, hanno raccolto rifiuti allo stadio Franchi, simbolo della città, in attesa della decisione del Tar del 7 dicembre. Un gesto per riportare il Franchi alla normalità e sperare di poter tornare a giocare in quel gioiello.

Robur Squadra e tifosi puliscono la zona stadio

Si sono armati di guanti e sacchi per l’immondizia, i bianconeri. Spinti dalla voglia di poter, il prima possibile, pestare l’erba dello stadio che a Siena ha fatto la storia. La casa della Robur, il Franchi, ieri stadio invidiato, oggi cartolina sporca e desolata, silenzioso testimone di una delle pagine più buie vissute dal lontano 1904. E’ abbandonato a se stesso il vecchio Rastrello, abbandonato da chi ce l’ha ancora nella sua disponibilità, l’Acr Siena, in attesa della decisione che prenderà il Tar il prossimo 7 dicembre. Bandito, quindi, alla squadra che ora sta lottando per riportare il Siena in alto. Una squadra umile e orgogliosa, che il messaggio ha voluto lanciarlo a suo modo: i giocatori del Siena Fc, tutti nessuno escluso, mister Magrini e il vice Gill Voria, il direttore sportivo Simone Guerri, il segretario generale Luigi Conte, accompagnati da un gruppo di tifosi, hanno fatto il giro dello stadio (lungo la parte esterna, quella ’accessibile’) raccogliendo quanti più rifiuti possibile, per "riportare il Franchi alla normalità". Un gesto più simbolico che pratico, perché i riflettori rimangano accesi. "Fa male vedere che un gioiello come questo sia preda del degrado – ha spiegato Guerri –. E siccome la speranza di tutti è poter tornare, in un futuro prossimo, a giocare in questo stadio, ho voluto avvicinare già i ragazzi al Franchi, a Siena, perché la percepiscano nella sua totalità. Molti giocatori, del Rastrello, ne hanno soltanto sentito parlare da Bianchi o Cristiani, a parte qualcuno che è venuto spontaneamente a visitarlo… Appena siamo arrivati, oggi, erano tutti attaccati alla rete, come dei bambini, come per dire ‘Quando ci possiamo venire?’. Ringrazio tutti i senesi che sono qua con noi, l’unità di intenti è fondamentale".

Intanto il manto erboso è in condizioni critiche. "La rabbia è tanta e anche il rammarico – ha commentato il diesse bianconero –. Il Franchi ce lo sentiamo un po’ nostro perché rappresentiamo la prima squadra della città, anche se non lo è". "Con il Comune c’è un tavolo di lavoro per essere pronti quando sarà il momento – ha chiuso Guerri –, ci siamo portati avanti in vista del 7 dicembre. Gli incontri sono frequenti, l’amministrazione in questo momento è molto presente e collaborativa. Sappiamo che dopo quella data saranno comunque necessari dei lavori, a partire dalla semina del terreno, e che non potremo utilizzare il campo fin da subito, ma speriamo di averlo, questo problema".

Angela Gorellini