Oltre 1.300 delegati presenti. Seminari scientifici che sono stati anche divulgativi per tutti quelli che hanno partecipato su intelligenza artificiale, robotica, ingegneria biomedica ma anche la conservazione del nostro patrimonio culturale. È stato un successo il congresso degli ingegneri organizzato, per la prima volta, dagli ordini professionali di Siena e Grosseto. "È stata una piacevole novità – inizia Enrico Romualdi, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Grosseto – perché per la prima volta due province hanno unito le loro competenze, condividendo la fase organizzativa nelle due zone. Un congresso dove ogni attività ha costituito una novità rispetto al passato. È stata infatti l’occasione per affermare una volta per tutte la necessità di condividere consapevolmente come categoria professionale l’esistenza nella società di cambiamenti in atto che devono essere compresi, affiancati e finalmente governati".
"A Grosseto – ha aggiunto – abbiamo organizzato la fase sportiva e ricreativa, ma abbiamo anche sviluppato una serie di incontri arricchiti dalla condivisione di tematiche importanti che faranno parte del nostro futuro". Cambiamenti, dunque. Che sono iniziati con convegni sulla viticoltura e si sono conclusi con incontri legati all’inclusività e alla legalità. E che hanno avuto nel titolo, “Svolte“ quasi un presagio. "Gli ingegneri – ha aggiunto il presidente Romualdi – devono essere in grado di governare il cambiamento della società che è già in atto. Anzi è nella fase culminante. Abbiamo ineluttabili necessità di approdare alla transizione energetica il prima possibile, ma anche sui processi di informatizzazione e digitalizzazione non possiamo rimanere al palo".
"Finalmente – aggiunge – l’intelligenza artificiale, che già da venti anni fa parte della nostra professione, è uscita alla luce del sole. E dobbiamo sforzarci di governare il cambiamento, renderla comprensibile e fare in modo che possa essere applicata nella misura più utile a tutte le cose. Siamo noi – chiude Romualdi – che dobbiamo fare uno sforzo. Abbiamo le competenze e le conoscenze per essere sempre di più al servizio della collettività e della politica perchè la nostra finalità deve essere quella di condividere buone pratiche". Matteo Alfieri