di Laura Valdesi
Comandante della polizia municipale Alessandro Rossi, aveva finora mai lavorato a Siena?
"No, sono stato a Monteroni nel 2005-2006, poi a Monteriggioni dal 2008 al 2017. E poi, dal 1997, ho sempre lavorato a Castellina in Chianti nel servizio associato. A Siena c’è stato mio babbo".
Una famiglia di vigili urbani.
"Lui dall’inizio degli anni ’70 fino al ’96. Mio figlio Emanuele è da 5 anni anni e mezzo all’Unione comuni Val di Merse, prima a Chiusdino e ora a Sovicille. Siamo alla terza generazione".
Un insegnamento che babbo ha trasmesso a Rossi e il comandante a suo figlio?
"Il mondo è cambiato, quando c’era lui. Ho vissuto il periodo in cui il Comando era in via di Città. Il rapporto più familiare. Sempre insieme, le cene con le famiglie, la squadra di calcio del gruppo sportivo. A casa mia c’è stato Enzo Cerretani, giocava in porta. Ho sempre avuto questa grande ammirazione e l’ho trasmessa a mio figlio ma non c’è stata alcuna imposizione".
Un agente della polizia locale oggi cosa rappresenta in una città come Siena?
"La Municipale è un settore importantissimo, il Corpo è vicino alla città. Siamo il biglietto da visita, primo punto di contatto per il cittadino. La prima cosa che ho detto ai colleghi nella prima riunione è che ho due obiettivi. Primo la presenza sul territorio, dobbiamo cercare di accentuare tale aspetto. Mi dispiace quando sento dire ’ma i vigili dove sono’. Molti non sanno che dietro c’è una macchina amministrativa che deve rispettare tempi e scadenze. C’è chi deve lavorare alla scrivania. Cercheremo, grazie all’impegno dell’assessore Enrico Tucci che ha annunciato l’arrivo di due persone in mobilità, la selezione sarà lunedì, poi 5 ausiliari del traffico e il concorso per sei persone, di essere più presenti fuori. I nuovi arrivi non andranno negli uffici ma sul territorio. Secondo punto? Il rapporto con il cittadino. Ho inoltre iniziato dei colloqui per capire anche se c’è la persona al posto giusto per un certo servizio, se esistono delle esigenze del personale, in modo da tirare fuori da quest’ultimo il meglio. Il gruppo unito è fondamentale, per me esiste il ’noi’. Comunque ho già visto grande professionalità e anche testimonianza di forte attaccamento al Corpo".
A Siena è forte la richiesta di tutelare il decoro urbano.
"E’ per me il terzo punto. Ne ho parlato con l’assessore Barbara Magi che molto ha già fatto. Non m’invento nulla, cercherò di implementare i controlli dedicando un ufficiale di riferimento per l’anti-degrado anche con servizi in borghese".
Tanti agenti della Municipale vengono da fuori Siena ma devono gestire il Palio.
"C’è grande volontà da parte loro di informarsi e capire in maniera profonda. Non vengono poi certo lasciati da soli. Certo Non è semplice comprendere Siena e il Palio ma percepisco impegno e dedizione".
Che fine ha fatto il tele-laser?
"In realtà, al di là del telelaser, voglio cercare di organizzare servizi maggiormente dedicati alla prevenzione in chiave sicurezza. Magari incentivare i controlli sul traffico pesante, abbiamo uno strumento ad hoc che verifica le ore di guida e le pause, per esempio. Inoltre già da questa settimana ho dato indicazione di passare maggiormente anche in zone come Isola d’Arbia, Taverne e Costalpino anche se un enorme impegno ci arriva dalla rilevazione degli incidenti".
Il primo grande appuntamento sarà con il Capodanno, poi il Giro d’Italia a maggio.
"Penso che sarò in Piazza per San Silvestro. Per il Giro c’è ancora tempo".