Una rapina. In piena notte. Poi la fuga con un bel malloppo di gioielli. Ma il ladro non si era accontentato di riuscire a scappare con i preziosi, tornando indietro inviperito con il proprietario di casa che cercava di fermarlo tirandogli addosso un vaso. E mimando il gesto di tagliargli la gola. Una reazione istintiva che, per il momento, è costata cara ad un nordafricano di 28 anni domiciliato a Chiusi, difeso dall’avvocato Alessandro Betti sostituito ieri in aula dalla collega Giulia Salvini. Lo straniero al termine dell’inchiesta condotta dai carabinieri della stazione locale è stato accusato di rapina. E ieri rinviato a giudizio dal gup Sonia Caravelli: si aprirà il processo ad aprile.
Un episodio molto grave, quello ricostruito dagli uomini dell’Arma. Che non era salito alla ribalta della cronaca, nell’agosto 2023. Sebbene avvenuto in una zona centrale della cittadina, poco distante da via dei Colli. Due persone, infatti, erano entrate durante la notte nell’abitazione dove viveva una coppia straniera di 44 e 45 anni. Obiettivo? Rubare. Ma quando l’imputato si era visto scoperto aveva provato ad arraffare più oggetti di valore che poteva dalla camera da letto della coppia. Comprese le fedi nuziali d’oro, ma anche altri anelli di cui uno con diamanti. Orecchini e collane. Quindi la fuga.Oltrepassava la ringhiera saltando in strada per fuggire insieme ad un complice che non è stato identificato. Ma aveva commesso un’imprudenza perché era tornato indietro, vedendo che il padrone di casa, inferocito, gli lanciava contro un vaso per fermarlo. Si passava infatti il pollice sotto il collo come a dire ’stati attento che ti taglio la gola’. Seppure incappucciato lo avrebbe successivamente riconosciuto vedendolo dentro un bar.
La.Valde.