Dopo il furto con destrezza di una borsetta lasciata all’interno di un’auto, erano passati subito "all’incasso". Ma sono stati sorpresi dal tempestivo intervento dei carabinieri, che hanno arrestato i due in flagranza di reato. Il fatto è accaduto a Sinalunga, l’altro giorno. Una donna si era recata in un supermercato del paese a fare la spesa. Aveva parcheggiato l’auto, ma aveva dimenticato la borsetta sul sedile. Due cittadini stranieri, uno 23enne, uno 43enne, non si sono lasciati sfuggire l’occasione.
Con destrezza erano riusciti a rubare la borsetta della donna dove, tra l’altro, avevano trovato il bancomat. Soprattutto erano riusciti a individuare rapidamente anche il codice necessario per il prelievo. Poco distante dal supermercato c’è una banca, tutto sembrava facile, anzi facilissimo. Ma i due ladri non avevano tenuto conto né della tempestiva denuncia del furto della borsetta (la donna aveva subito chiamato i carabinieri della compagnia di Montepulciano) né del tempestivo intervento dei militari della locale stazione attivati dai colleghi. Quando i militari sono arrivati sul posto, i malviventi sono rimasti sorpresi. Immediatamente hanno tentato la fuga, cercando di disfarsi delle banconote già prelevate. Le sequenze di questa tentata fuga sono avvenute con i carabinieri poco distanti da loro. I militari infatti sono intervenuti, hanno fermato i due ladri, mettendo fine fine al tentativo di fuga. I carabinieri hanno raccolto le banconote e recuperato il bancomat che, dopo rapidi accertamenti, è risultato intestato alla persona che ne aveva denunciato il furto con destrezza. Il cerchio quindi si è chiuso: per i due è scattato l’arresto. Questa mattina la coppia di malviventi, dopo le formalità di rito, è comparsa in udienza, davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Accogliendo la richiesta del pubblico ministero, per i due è stata disposta la misura cautelare con obbligo di firma alla polizia giudiziaria, nonché il divieto di dimora nel comune di Sinalunga. Ben presto in paese si è diffusa la notizia dei due fermati, avvenuta in un pubblico luogo abbastanza frequentato di cittadini. Da ricordare e sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati, la cui posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria, non possono essere considerati colpevoli fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.