REDAZIONE SIENA

La stagione dei saldi, tra speranze e timori

Al via domani il mese degli sconti estivi, le previsioni pessimistiche nei negozi e la voglia di rimettersi in gioco. Ma c’è anche chi non li farà

Saldi al via

Siena, 31 luglio 2020 - Partono domani , probabilmente senza botto, i saldi estivi in Toscana e il quadro, che normalmente farebbe segnare un aumento delle vendite, non si prospetta promettente. Neanche a Siena. Le stime dell’ufficio studi di Confcommercio e le previsioni di Confesercenti hanno ampiamente descritto questa tendenza negativa, il cui senso è percepito anche dai commercianti della città, con le strade, fuori dalle loro vetrine, quasi del tutto svuotate. "Noi lavoriamo con i turisti stranieri – commenta Valentina Landi di Nara Camicie –. Soprattutto con gli americani, che sono quelli che comprano di più. Ma quest’anno c’è poco movimento. Per cui partiremo direttamente con il 50% di sconto sui capi della collezione estiva, invece di iniziare con il 30. In questo modo speriamo di acchiappare qualche cliente in più e quantomeno di chiudere il bilancio in pari".

Ma non è, in realtà, una questione solo di turisti che mancano. "Nel nostro negozio di via Malavolti – dice Polina Matrozova di Thun – vengono tantissime persone di Siena, ma ci aspettiamo ugualmente un calo forte negli acquisti, tra coloro che ancora lavorano in smart working, e riducono quindi le occasioni per fermarsi a guardare le vetrine e comprare qualcosa, e chi in questo periodo sta facendo le ferie fuori città. Abbiamo cercato di attrarre i clienti con i pre–saldi dedicati a chi è registrato per la campagna di raccolta punti e proseguiremo su questa strada anche ad agosto, con l’aggiunta dei saldi estivi".

C’è poi chi, nonostante tutto, si mostra positivo nell’interpretare l’affluenza al suo negozio, in controtendenza rispetto ai pronostici. Tra questi c’è Filippo Franceschini, di Sport Center: "Abbiamo notato un interesse da parte delle persone e pensiamo che l’inizio dei saldi ad agosto sia una cosa positiva che potrebbe aiutarci a coglierlo al meglio. Anzi, riteniamo che sia una scelta che dovrebbe essere ripetuta anche nei prossimi anni. Noi ci siamo organizzati come sempre con gli sconti, ma è difficile quantificare la risposta che potranno dare i clienti".

Tutti un po’ ci sperano, in questi saldi, ma gli sconti, precisano i commercianti, non andranno oltre il 50%. "Il motivo – spiegano Barbara Figara e Marta Mottura Valenti, de La Bottega dei Cittini – è che non possiamo svalutare la merce, noi che siamo realtà piccole e indipendenti, a differenza ad esempio di quello che fanno le grandi catene, che ragionano in modo diverso". E c’è addirittura chi, estremizzando questa posizione, non metterà in saldo i suoi prodotti. "Ma non è una decisione legata al periodo – racconta Andrea Leonardi di Zeta Shoes –. Per me è un discorso di coerenza del negozio, di valori, che dimostriamo tutto l’anno con i prodotti, non con gli sconti. Qui non vendiamo gli sconti o i saldi, vendiamo le scarpe, i sandali. Soprattutto vendiamo merce di qualità ed è quella che fa la differenza. Certo, poi facciamo gli sconti ‘ordinari’, quelli legati magari ai pezzi di fine collezione o quelli che si fanno ai clienti abitua li, ma per il resto la questione saldi non mi interessa, proprio come messaggio". Nicola Gagliardi