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Saldi a rilento e preccupazione

Poche luci e diverse ombre, con un calo di fatturato del 30 per cento rispetto al gennaio del 2020

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Saldi a rilento a Poggibonsi. Poche luci e diverse ombre per gli addetti e i titolari dei negozi interpellati, nella tranche invernale dedicata agli sconti. Roberto Bastianoni, da People’s Blu di via Pisana, indica un calo di fatturati superiore al 30 per cento rispetto a gennaio 2020, quando il quadro era confortante per gli affari e il termine lockdown un anglicismo di specialisti.

"In periodi ordinari siamo arrivati a vendere in un anno – rivela Bastianoni – anche 40mila capi di abbigliamento. Ora registriamo circa 12mila unità in meno. Il marchio People’s ha inaugurato a Poggibonsi il primo punto vendita nel 1974. Personalmente ho affrontato varie epoche sfavorevoli sul piano economico. Con la passione di una lunga attività sulle spalle, cercherò di superare pure questo ostacolo. Certo, non è semplice. Ogni comparto è collegato. E poi un calendario sfalsato, tra chiusure e riaperture a scacchiera, non ci agevola". In via Maestra, nel cuore di Poggibonsi, è Caterina Gennusa di NonnaDina ad analizzare la situazione: "Non si è notata da parte dei clienti l’attesa trepidante del passato – afferma – in previsione dei ribassi. Insomma, non ci sono più i saldi di una volta. L’emergenza ha fatto il resto e gli esiti si vedono". Alla galleria commerciale di Salceto, i problemi sono relativi allo stop dei fine settimana: "Il divieto di lavorare nel weekend ci taglia le gambe", spiegano da Maxi Trendy. "Se almeno il sabato avessimo la possibilità di accogliere gli acquirenti, lo scenario un po’ cambierebbe". Chi prova a tenere testa alla crisi generalizzata è Piazza Italia: "E’ mancato l’effetto traino delle Festività – si osserva – ma ora, tutto considerato, assistiamo a una leggera ripresa".

Paolo Bartalini