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Saldi, via al 2 luglio. Ma i ’piccoli’ frenano

Il presidente di Fismo Confesercenti, Marco Rossi: "Le promozioni anticipate rischiano di danneggiare. Li avevamo chiesti per fine mese"

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In arrivo i saldi estivi. Il 2 luglio infatti partiranno gli sconti anche in Toscana e dureranno 60 giorni, fino a fine agosto. Una data, quella di inizio luglio, che però sta facendo discutere tra i commercianti. Già da tempo questi avevano infatti richiesto di posticipare l’inizio degli sconti a fine mese. "È stata decisa questa data nonostante le nostre indicazioni fossero diverse - afferma Marco Rossi, presidente regionale Fismo Confesercenti-. Avevamo richiesto di spostare il periodo a fine luglio, perché non c’è la necessità di saldi anticipati. Questa era la nostra volontà espressa agli organi nazionali e regionali. Far partire gli sconti a inizio luglio è troppo presto, per alcuni articoli la stagione non è ancora partita". Un problema che coinvolge molti commercianti che soltanto nel periodo covid erano riusciti ad ottenere uno slittamento dei saldi.

"Soltanto durante la pandemia riuscimmo a posticipare l’inizio degli sconti al 30 luglio. Il problema però persiste anche adesso. Abbiamo fatto delle osservazioni che non sono servite, la decisione è stata presa senza il coinvolgimento dei commercianti". Un problema che sembra coinvolgere soprattutto i negozi più piccoli. "Soprattutto le piccole botteghe subiscono questa decisione, a differenza delle grandi catene che sono favorevoli ad anticipare gli sconti. Non si riesce così a mettere d’accordo i vari settori del commercio: grande distribuzione e outlet sono favorevoli a questa anticipazione, dall’altra parte le piccole botteghe subiscono il saldo anticipato. Ai tavoli regionali è poi difficile trovare un punto di accordo".

Se il periodo dei saldi, da una parte, continua a far discutere, dall’altra, i commercianti si dicono però soddisfatti delle vendite di questa stagione. "A livello di vendite la situazione è migliorata rispetto agli altri anni. Il fattore cerimonie incide molto. L’assenza di eventi per due anni ha portato ad un numero molto alto di appuntamenti nel 2022. Inoltre c’è molta voglia di acquistare dopo due anni di pandemia. Proprio per questo non c’è la necessità richiedere saldi anticipati. Anche perché questi ormai richiamano persone solo nei primi giorni, hanno perso il valore di un tempo date le molte promozioni in programma durante l’anno. Gli sconti sono sicuramente un tema di cui parlare perché in questo modo si rischia di distorcere il valore del prodotto sia per il commerciante che per il cliente".

Veronica Costa