San Casciano dei Bagni si è svegliata ieri, in una tiepida mattina di novembre, ancora ignara di aver vinto il premio come “Best Tourism Villages” assegnato dalle Nazioni unite, Organizzazione mondiale del turismo all’interno di un’emozionante cerimonia che si è svolta a Cartagena in Colombia. Il premio dà risalto a quei borghi in cui il turismo è custode della cultura e delle tradizioni locali, celebrando la diversità e offrendo opportunità e salvaguardia della biodiversità. Per la sindaca di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti, da circa un mese anche presidente della provincia di Siena "questo prestigioso riconoscimento rappresenta non solo un traguardo significativo per la nostra comunità, ma anche un omaggio ai nostri cittadini, al nostro lavoro, alle nostre tradizioni e storia e alla bellezza del nostro territorio. Questo premio evidenzia l’impegno che tutti noi abbiamo messo e stiamo mettendo nel promuovere un turismo sostenibile e rispettoso".
"In particolare, a seguito della scoperta dei ‘Bronzi di San Casciano’, la nostra comunità sta lavorando instancabilmente per creare un’esperienza turistica unica che valorizzi la cultura locale, la storia e l’ambiente – continua Carletti –. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a questo successo, in particolare la Regione Toscana e l’assessore Leonardo Marras che ci ha spinto a candidarci, la Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana che ha lavorato al dossier e tutte le istituzioni locali e i cittadini che ogni giorno contribuiscono a rendere il nostro Comune un luogo accogliente e meraviglioso da visitare".
Nei giorni in cui l’Italia ospita il primo storico G7 Turismo questo è di certo un successo per il nostro territorio. Anche la ministra Daniela Santanchè ha commentato: "Dobbiamo essere orgogliosi che San Casciano dei Bagni abbia ricevuto questo riconoscimento perché rappresenta un’ulteriore riconferma di quanto l’Italia più autentica e genuina sia attrattiva nel panorama internazionale. Borghi come San Casciano dei Bagni fungono da biglietto da visita per mostrare al mondo le eccellenze dell’artigianato, dell’enogastronomia, delle tradizioni, della storia e della cultura della nostra nazione, a dimostrazione di come le piccole gemme costituiscono il patrimonio più prezioso".
E grazie al veloce tam tam dei social, nell’unico bar del paese, si è commentata la notizia con entusiasmo. "È stato un fulmine a ciel sereno – ha dichiarato Daniele Capodicasa, il macellaio di San Casciano che da 38 anni fornisce salsicce e fiorentine ai cittadini e ai villeggianti –. Ho vissuto gli anni ’90 quando San Casciano era all’apice della notorietà e tutti i vip la sceglievano come luogo di vacanza. Poi ho visto il calo di turisti e lo spopolamento e oggi spero in un nuovo inizio". Anche Guglielmo Mei, che ha aperto da diecI mesi un negozio di frutta e verdura, è convinto che la notizia farà davvero il giro del mondo e aiuterà a rendere il paese una meta turistica internazionale. "Ho lavorato fino alle 2 di notte – sorride l’architetta Laura Carletti, che ha aperto il suo studio a San Casciano –. In questo momento ci sono tanti cantieri nel centro storico ma aspettiamo che partano quelli più importanti per la comunità; quello del museo e della sede universitaria. Noi siamo pronti".