Cultura e molto altro ancora che cammina sulla rete informatica. Alla tastiera. E’ stato l’incontro - convegno per "fare rete" e ricordare, fra l’altro non meno importante, che sono passati 34 anni dalla iscrizione della città San Gimignano nel prezioso patrimonio mondiale dell’Unesco una fra le prime città italiane. Sul libro bianco Unesco. Giornata di cultura e di incontro promosso e organizzato, al Santa Chiara e in sala Dante da Comune, Fondazione Musei senesi in collaborazione con Fondazione Santagata e il contributo del Ministero della Cultura. Insomma San Gimignano è stato ancora una volta protagonista di quella cultura ad alti livelli nazionali e internazionali in occasione del compleanno dei suoi 34 anni dalla iscrizione Unesco del centro storico. Cioè torri, piazze, chiese e palazzi che si affacciano imponenti e ammirati da tutto il mondo, da almeno tre milioni e mezzo, forse di più ogni anno di visitatori da porta San Giovanni a porta San Matteo. Il patrimonio Unesco. Il cuore secolare del borgo San Gimignano. Al centro del convegno sono state analizzate la reti della cultura in Italia e fuori i confini per nuove prospettive per il futuro, buone pratiche e tanti idee, tutte per preparare e mettere in pratica il futuro in ottica di sistema. Operazioni di cultura impegnata che cammina con la velocità quasi come la luce. "Un onore essere patrimonio mondiale – commenta soddisfatto e con orgoglio e di responsabilità il sindaco Andrea Marrucci, riconfermato per altri 5 anni alla guida della sua città –. Dal nostro convegno abbiamo inviato prima di tutto un appello di pace e per ragionare sulla produzione di cultura, di farlo in reste e come rendere i musei senesi di soggetti e promotori di sviluppo culturale sostenibile".
Romano Francardelli