ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

San Gimignano apre alla tecnologia Torre Grossa sotto osservazione Valutazioni sullo stato di salute

I tecnici dell’Università di Firenze stanno analizzando con grande attenzione la situazione della struttura

San Gimignano apre alla tecnologia Torre Grossa sotto osservazione Valutazioni sullo stato di salute

di Romano Francardelli

La più giovane delle 17 torri rimaste in piedi delle 72 del medioevo, la torre Grossa del palazzo comunale di San Gimignano del XIII° secolo, è tornata sotto osservazione. Sorvegliata speciale. La ‘padrona’ delle torri con i suoi 53 metri da piazza duomo, più ammirata, fotografata e visitata da tutto il mondo è di nuovo sotto gli occhi informatici dalla tecnologia avanzata dei tecnici dell’Università di Firenze del dipartimento di ingegneria civile e ambientale della prof Grazia Tucci.

"Si tratta di una nuova rilevazione della intera struttura che è controllata dai ‘Gps’ sia nei quattro lati esterni che in quelli interni". Lo spiega il professor Renzo Maseroli, incaricato dall’Ateneo fiorentino "per una approfondita e accurata diagnosi dall’occhio ‘Gps’ di nuova generazione e coordinato via satellite e rimbalzato da altri ricevitori satellitari di altissima precisione".

La torre Grossa, per la prima volta sarà rivoltata come un calzino sia al paramento esterno costruito dai blocchi di pietra serena delle cave del Poggio del Comune che da quello interno rivestito a mattoni "per rileggere in modo più approfondito il suo stato di salute o come intervenire su eventuali invisibili microlesioni – precisa fra l’altro il professor Maseroli –, per riportare sulle carte o dentro lo schermo visivo il suo longevo stato attuale che sarà riportato nelle sezionate planimetriche mappe e con i risultati forniti dagli strumenti Gps. Controllati da tre punti delle piazze per ‘ricevere’ dall’occhio del Gps e dall’alto del ‘Drone’ che ha volteggiato intorno alla torre Grossa. Un rilievo scientifico operato sia dagli operatori dell’Università di Firenze che dall’intervento dei Vigili del Fuoco di Siena, team ’Alpino Fluviale’ che si sono calati da esperti rocciatori dai lati della torre Grossa per inserire fra le fessure delle pietre, ‘60 target’ (targhette metalliche ndr) 15 per ogni lato, come punto di riferimento fino all’occhio del Gps. Per fornire al centesimo di millimetro la sua sana e secolare robusta vita del prezioso monumento della Torre Grossa. Patrimonio dell’Umanità.