ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

San Gimignano, Comune schierato: "Cittadinanza agli alunni stranieri"

Approvato l’ordine del giorno della maggioranza che sostiene il sindaco Marrucci: "Atto di civiltà"

San Gimignano, Comune schierato: "Cittadinanza agli alunni stranieri"

Il sindaco Andrea Marrucci con i consiglieri di Centrosinistra Civico

Si potrebbe dire così: "Dare a Cesare quello di Cesare", tornando indietro nel tempo remoto per dare la cittadinanza a chi è nato e cresciuto, per molti anni in Italia. Insomma modificare quella legge di cittadinanza di ’Ius Scholae’ e i risarcimenti sui "crimini fascisti" sono stati i temi dei due ordini del giorno approvati nella seduta del Consiglio comunale su iniziativa del gruppo di maggioranza Centrosinistra Civico con il voto contrario dell’opposizione Centrodestra Unito.

Gli ordini del giorno sono stati presentati dal capogruppo di maggioranza Sergio Kuzmanovic con l’obiettivo "di sollecitare il Parlamento, affinché vengano in tempi rapidi le proposte di legge a rivedere la normativa per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri, con particolare riferimento alla cittadinanza per le bambine e i bambini nati o cresciuti in Italia per ottenere il cosiddetto ’Ius Scholae’". per quanto riguarda invece i risarcimenti legati ai crimini nazifascisti, ricorda la nota della maggioranza, "dopo la mozione portata avanti dal senatore Pd Dario Parrini, abbiamo chiesto a sindaco e giunta di adoperarsi in ogni sede a sollecitare il ministero l’erogazione dei risarcimenti dei crimini fascisti sul fondo di coloro che abbiano titolo a ottenerli e abbiano presentato regolare domanda".

Lo stesso capogruppo Kuzmanovic e il sindaco Andrea Marrucci sottolineano di essere pronti a portare avanti questa battaglia per "rivedere la normativa per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri con particolare riferimento ai figli nati o cresciuti in Itala e che permette ai bambini di acquisire la cittadinanza italiana che abbiano compiuto almeno il ciclo scolastico per almeno cinque anni e per minori e stanieri nati in Italia con un’età inferiore ai dodici anni. Crediamo – sottolineano – che sia una battaglia di civiltà e integrazione pensando a quanti bambini devono perdere le giornate scolastiche quando vanno a rinnovare il visto o il permesso di soggiorno e all’umiliazione davanti ai propri coetanei e a tutti i documenti che servono in una infinita burocrazia".

Tanto per ricordare qualche statistica, dentro e fuori le mura di San Gimignano nel 2024 sono stati ufficializzate all’anagrafe 11 nuove cittadinanze e dal 2019, dai registri Istat, si contavano 629 stranieri.