ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

San Gimignano e il turismo. Numeri sotto la media. Sfumato il tutto esaurito

Dei settecento posti letto disponibili solo l’ottanta per cento sono stati occupati. Ora cresce l’attesa per il 25 aprile e il ponte del primo maggio.

Pasqua e Pasquetta senza tutto esaurito a San Gimignano con il centro di certo più vivibile

Pasqua e Pasquetta senza tutto esaurito a San Gimignano con il centro di certo più vivibile

La Pasquetta dell’Angelo di San Gimignano è cominciata con il triste rintocco del campanone della torre del duomo per annunciare alla comunità la improvvisa "salita al cielo" di Papa Francesco. Con l’annuncio al popolo della Misericordia delle torri a poco tempo dal ritorno da Roma per ricevere la benedizione dal Papa nell’anno Santo con il "Grazie Papa Francesco per la tua battaglia contro tutte le guerre, per aver dato dignità e voce a tutti i diseredati del mondo, per il tuo impegno per un mondo più uguale, giusto, umano". Mentre la città delle torri, patrimonio dell’Umanità, continua la vita di tutti i giorni e dentro le mura in questa Pasqua di resurrezione non ha fatto il pieno da tutto esaurito ma si è registrato quel solito turismo da quasi tutti i giorni. O giù di lì. Non c’è stato il pieno nelle passeggiate del centro storico come in passato ma poco ci manca. Solo fra le navate del Duomo nel giorno di Pasqua nella solenne Santa Messa dell’uovo benedetto alle 11 c’è stato davvero il pieno di fedeli e di tanti turisti. Bastava girarsi attorno. San Gimignano Pasqua o non Pasqua, e via dicendo, con la stagione non certo da primavera o da vestiti leggeri, è sempre così. Piena di visitatori con tanta gente a passeggio. Il solito via vai. Dal gelato, ai tavolini del bar, al ristorante, in qualche bottega di souvenirs, ricordini e poco altro. Lo dicono e lo ripetono un po’ tutti gli addetti ai lavori, in particolare gli albergatori del centro storico e dintorni che in queste tre e quattro notti di permanenza, dei circa 700 posti letto, alcune camere sono rimaste vuote con una presenza circa dell’ottanta per cento.

"E’ mancato il turismo di qualità, gli americani – dicono gli addetti ai lavori – quel turismo che porta l’attesa risposta economica" che la città chiede e aspetta a braccia aperte. Insomma una pasqua sottotono, di italiani, spagnoli, francesi, europei, brasiliani e qualche svizzero". Le file di auto per raggiungere le torri da Poggibonsi, non ci sono state. Come in passato. Anche questo è stato un segnale della Pasqua sottotono. Città (quasi) vivibile. In attesa del 25 aprile e primo maggio.

Romano Francardelli