ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

San Gimignano e il turismo. Numeri pesanti ma serve attenzione per i residenti

Sia la presidente della Pro Loco Giovanna Giomi che per gli albergatori. Samuele Gigli spiegano l’importanza di tutelare i cittadini delle torri.

A sinistra la presidente della Pro Loco Giovanna Giomi, mentre a destra, per gli albergatori, Samuele Gigli

A sinistra la presidente della Pro Loco Giovanna Giomi, mentre a destra, per gli albergatori, Samuele Gigli

Nella virtuosa San Gimignano il sipario è oramai aperto con la stagione turistica di Pasqua e dintorni (25 aprile e primo maggio) ma purtroppo dentro le mura non è tutto oro (o quasi) quello che brilla. In questa buona economia e posti di lavoro si apre anche una porta diversa di solidarietà e di speranza alla ‘Caritas’ in piazza Sant’Agostino. Alcune famiglie, o anche singole persone (almeno una trentina per ora) fanno fatica ad arrivare alla fine del mese ed escono da quella porta di solidarietà con pacchi di generi alimentari e molto, molto altro. Il racconto silenzioso dalla voce della Caritas. Andiamo un passettino avanti nella realtà del turismo avviata dall’esercito delle gite delle scuole italiane e straniere (tante) al popolare Ufficio di informazioni turistiche della Pro Loco di piazza duomo, con alla guida per la prima volta nella storia, una donna la volontaria e accogliente presidente Giovanna Giomi con dietro il banco di ricevimento le gentili signorine poliglotte Claudica e Fulvia. Pro Loco in rosa. Presidente come risponde la città per l’offerta servizi e commercio?

"I negozi a San Gimignano non mancano – spiega la signora Giovanna –, semmai si può dire difettano un po’ per la varietà delle merci che sono indirizzate prevalentemente al mercato turistico e poco per le necessità dei residenti considerando sia il mercato settimanale e sia il supermercato Coop dove si riesce a trovare tutto quello che serve". Da ricordare che nessun ‘bandone’ è stato tirato giù o bottega chiusa. Dalla parte degli albergatori del centro storico Samuele Gigli, del secolare alloggio-albergo-ristorante ‘Belsoggiorno’ (1886) dei Nannoni-Gigli in San Giovanni spiega e precisa che "l’overtourism è un problema difficile da gestire, bisognerebbe secondo il mio punto di vista, governarlo meglio dove i residenti non abbiano a pagare le conseguenze di questa invasione stagionale. Sarebbe opportuno una organizzazione capillare pubblica-privata per accompagnare il turista sul tipo di visita dal parcheggio, servizi igienici e percorsi per un impatto minore sui residenti".

Forte e chiaro. Per dare un’idea nel 2024 sono arrivati circa 17.900 bus turistici e altre 491.000 mila auto. Che sono tanta roba.

Romano Francardelli